Ci sono altri due casi di Coronavirus in Basilicata: dopo l'uomo di Trecchina (Pz) contagiato nei giorni scorsi, sono risultati positivi al tampone due professori dell'UniBas, Università della Basilicata, che erano stati a Udine per partecipare a un convegno, al quale sono rimasti infetti oltre dieci docenti, che risiedono in diverse parti d'Italia. Uno dei due professori è l'uomo di Cellamare (Ba), di cui si ha avuto notizia nella serata di ieri, e che era in quarantena già da oltre dieci giorni. L'altro, che vive a Matera, ricopre un incarico di rilievo in ambito universitario, avrebbe partecipato ad alcune riunioni, e le autorità stanno risalendo alla catena di persone che ha incontrato per disporne la quarantena. Le condizioni di entrambi non destano preoccupazioni: si trovano nelle loro rispettive abitazioni.
Intanto il presidente della giunta regionale della Basilicata, Vito Bardi, ha istituto l’Unità di crisi regionale «per la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, al fine - è scritto nell’articolo uno del decreto - di garantire la più tempestiva attuazione sul territorio regionale delle misure necessarie per fronteggiare la situazione emergenziale in atto».
L’Ucr è composta dallo stesso presidente della Regione, «che la convoca e presiede"; dagli assessori alle politiche della persona e alle infrastrutture; da alcuni dirigenti regionali; dai rappresentanti delle prefetture di Potenza e di Matera; da un rappresentante dell’Anci; dai sindaci e dai presidenti delle Province di Potenza e di Matera; dal direttore dell’ufficio stampa della giunta regionale e da un rappresentante dell’ufficio protezione civile.
L’Unità di crisi affronterà i problemi riguardanti le strutture sanitarie; farà una «ricognizione di strutture non militari idonee ad ospitare persone in quarantena"; organizzerà "azioni volte ad assicurare la continuità dei servizi essenziali nelle aree interessate, o che potrebbero essere interessate, da misure urgenti di contenimento"; promuoverà le azioni necessarie "ad assicurare la continuità della fornitura dei beni di prima necessità nelle aree interessate, o che potrebbero essere interessate, da misure urgenti di contenimento"; farà una "ricognizione delle necessità in termini di risorse logistiche e di materiali utili a fronteggiare l’emergenza"; e attiverà i "numeri verdi dedicati per fornire informazioni e supporto alla popolazione».