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Regione Basilicata
Antonella Inciso
17 Giugno 2019
POTENZA - Per il momento è solo un’idea, a cui stanno lavorando i tecnici. Ma se si dovesse concretizzare solleverebbe non pochi interrogativi. Il tema è quello spinoso dei costi della politica e la norma allo studio è quella che prevede un aumento dei fondi destinati agli assessori regionali esterni.
Un aumento che di fatto riguarderebbe l’intera giunta Bardi considerato che con la sospensione da consiglieri regionali e la surroga gli attuali assessori sono, nei fatti, divenuti tutti esterni. Per loro l’emendamento che starebbero mettendo a punto gli uffici del Consiglio regionale prevederebbe un aumento della quota di spesa per l’esercizio del mandato e della quota destinata ai collaboratori.
In sostanza, secondo indiscrezioni, l’indicazione sarebbe quella di passare dagli attuali 2250 euro che la legge regionale assegna per quelle voci agli assessori esterni ai 4mila e 500 euro che, invece, sempre la stessa legge assegna ai consiglieri regionali. Un raddoppio dei fondi, dunque, da impiegare per i portaborse ma anche per l’esercizio del mandato.
Soldi che - sempre secondo indiscrezioni - dovrebbero essere recuperati dagli oltre 215mila euro che il Consiglio regionale aveva risparmiato nel 2018 grazie alla legge regionale 37 del 2017 che aveva disposto la riduzione del 10 per cento degli emolumenti di consiglieri e assessori regionali. Nella legge 37 viene stabilito che i fondi risparmiati devono essere destinati a spese decise dai cittadini lucani con una «procedura partecipativa». Ora, però, se l’emendamento allo studio dovesse concretizzarsi o i soldi risparmiati sarebbero destinati ai politici o ad essere aumentanti sarebbero i costi della casta.
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