Domenica 07 Settembre 2025 | 07:53

Niente acqua né strade: i disagi della terra di nessuno

 
Mariapaola Vergallito

Reporter:

Mariapaola Vergallito

Niente acqua né strade: i disagi della terra di nessuno

È una zona dove convergono tre comuni: Roccanova, Chiaromonte e Castronuovo di Sant'Andrea

Sabato 09 Marzo 2019, 11:16

Esiste un pezzetto di territorio di tutti e di nessuno. Di tutti, anzi di tanti, perché qui convergono i territori di tre comuni: Roccanova, Chiaromonte e Castronuovo di Sant’Andrea.
Tra l’altro è un’area bellissima da un punto di vista paesaggistico, perché da un lato si vede il lago di Montecotugno e dall’altra i monti maestosi dell’area sud lucana. Ma è un territorio di nessuno perché qui esistono problemi atavici, mai risolti e con i quali chi da queste parti abita o ha aziende agricole ha imparato a convivere senza fare troppo rumore. Si tratta soprattutto di persone cresciute a pane e dignità, in mezzo ad una terra che hanno imparato a rispettare, oltre che a lavorare.


Come Vito e Luciano, che hanno un’azienda in contrada Montagnola, nel territorio di Roccanova. Il primo problema che ci è stato segnalato ha a che vedere con la strada che porta a parte della loro azienda, proprio verso le stalle dove ci sono decine di capi di bestiame. La strada, praticamente, ad un certo punto non c’è più. Il tratto è breve ma rende impossibile il passaggio in due punti diversi. In uno, in particolare, il dissesto, causato dalla fuoriuscita d’acqua mai regimentata a dovere, da circa un mese si è aggravato. In passato sono stati anche realizzati interventi che, però, non sembra abbiano dato i frutti sperati. E così la difficoltà più grande per questi agricoltori è proprio il transito da e verso la loro azienda, immaginando anche cosa possa succedere se dovesse servire l’arrivo di una ambulanza.


Azienda che possono raggiungere solo attraverso una strada impervia che collega la loro abitazione, nella quale abita anche la loro madre 80enne, al resto della proprietà. Ma non è finita qui. Perché da queste parti per almeno 12 famiglie, tra chi vi abita e chi ha aziende in quel pezzetto di territorio tra tre Comuni diversi, non c’è l’acqua potabile. Davanti ad ogni casa c’è una cisterna mobile. E possiamo solo immaginare cosa significhi, per questi cittadini, dover trasportare l’acqua lungo questi sentieri dissestati oltre a tutto il disagio di abitazioni nelle quali non c’è acqua, che deve essere razionata anche solo per preparare un caffè. Un caffè che, però, da queste parti non viene negato a nessuno, perché l’ospitalità, per fortuna, non dipende dal lusso. Queste sono persone che non chiedono mai nulla. Ma poi, capita, che quando chiedi a Vito di elencarci i problemi, ti guardi con quegli occhi chiari e con la pelle ruvida da lavoratore e risponda: «il vero problema è che noi non contiamo niente».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)