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A Bitritto vive «il respiro del mare»: ecco il murales a tema

 
Valentino Sgaramella

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Valentino Sgaramella

A Bitritto vive «il respiro del mare»

Realizzato da un artista locale, Gianni Roppo

Sabato 22 Agosto 2020, 09:57

A Bitritto, in via Bachelet è di scena «Il respiro del mare». Da qualche giorno un grande murales esprime in forma lirica i sentimenti di Gianni Roppo, bitrittese di 57 anni. Un pittore per professione al di fuori di schemi e correnti precostituiti, che dipinge da una vita, obbedendo alla voce della sua anima. Il murales è vicino all’ingresso della scuola elementare sin modo che i bambini possono continuamente ammirarne l’essenza.

Non è nuovo, Roppo, a dipingere le pareti delle città. Ha abbellito quando era ragazzo, insieme ad altri 3 della sua tempra artistica, le pareti del municipio di Noicattaro. «È un murales dipinto sulla parete del municipio ed è dedicato all’occupazione delle terre da parte dei contadini», dice.

Del resto, la tradizione dei murales è antica ed ha origine in Messico, nel primo Novecento. Uno degli artisti che più ha fatto uso di questa forma di arte fu Diego Rivera, coevo e amico personale di Amedeo Modigliani. Molti hanno utilizzato questa forma pittorica per esprimere messaggi politici e sociali convinti che la pittura non vada relegata ad una ristretta cerchia, quasi una elite di conoscitori, ma inscritta all’interno di messaggi chiari e spazi popolari. Restano famosi i grandi quadri urbani a Los Angeles, San Francisco, Washington.

«Disegno da sempre sin da bambino - racconta Roppo -, forse già nel ventre materno avevo questo interesse, visto che mia madre si lamentava del fatto che già prima di nascere ero sempre in movimento. Scherzi a parte, ho una vera passione che lentamente ho coltivato. Ho frequentato il liceo artistico».
Roppo vive di pittura. «È diventato un vero e proprio lavoro. Io ormai dipingo e vivo vendendo i miei quadri. Espongo dove capita. Tengo delle mostre in varie località. Alcune gallerie richiedono i miei lavori».

Il murales di Bitritto nasce da un’idea, un progetto incentrato sul tema dell’acqua. «Secondo me, l’acqua sarà il problema del futuro per l’intera umanità». Al di là di ogni risvolto sociale ed economico legato all’acqua come risorsa non infinita, nel murales in questione c’è un tratto raffinato e delicato. Emergono sentimenti e un desiderio di libertà.

«Il titolo di questo murales è “Il respiro del mare” - spiega. In questo caso, ho introdotto alcune varianti, degli elementi. A lato del murales sono infatti appese delle conchiglie. Chi lo desideri, potrà venire qui ad ascoltare il respiro del mare accostando la conchiglia all’orecchio. Se trarrà sufficiente ispirazione potrà scrivere dei versi su un registro. Il Comune mi ha offerto il patrocinio gratuito, la comunità ha adottato il murales e chi vuole potrà anche dare un piccolo contributo».

Qualcuno ha già sostenuto in qualche modo l’intento di Roppo. Questo sarà il primo di una lunga serie di murales e dipinti tutti dedicati all’acqua.

Solo che qualche buontempone ha già pensato di rubare la conchiglia appesa accanto al murales. «Questa per me è stata una piccola ferita, una sconfitta. Non hanno dato ad altri la possibilità di ascoltare il respiro del mare». Alla sconfitta ha fatto seguito una vittoria: «Il giorno seguente qualcuno ha aggiunto una nuova conchiglia. Questo vuol dire che alla fine la gente risponde. Il mio intento non è solo abbellire una parete cittadina. L’obiettivo vero è interagire con le persone».
Il murales è un’arte di strada che dialoga direttamente con le persone. «Il fatto di dipingere in uno studio restringe questo rapporto».

Il presidente del consiglio comunale con delega alla cultura, Sabino Paparella: «Il Comune ci crede e sta fornendo il massimo supporto possibile. Già in passato abbiamo dato spazio a Gianni Roppo, un artista che vogliamo valorizzare. Cercheremo nei limiti delle risorse di cui disponiamo di supportare i progetti futuri di Gianni anche per avvicinare le giovani generazioni all’arte. Siamo certi che Gianni metterà a disposizione dei più giovani la sua storia e la sua arte».

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