Lunedì 08 Settembre 2025 | 20:12

«Noi insegnanti ritenuti ormai così poco autorevoli»

 
Rita Schena

Reporter:

Rita Schena

Lunedì 12 Febbraio 2018, 12:32

FOGGIA - «Le Scuole di Foggia, unite, denunciano il degrado della considerazione sociale non solo degli insegnanti, ma dell’istituzione scolastica in generale. Di fatto, nella società attuale la figura del docente e la stessa Scuola sono percepiti come poco autorevoli e non come espressione diretta di un sistema formativo che rappresenta lo Stato». Lo afferma in una nota la dirigente scolastica Gabriella Grilli, referente della Scuola Polo di Formazione di Foggia - Ambito 13, l’insieme di tutte le scuole di ogni ordine e grado di Foggia, dopo quanto avvenuto sabato scorso nella scuola secondaria di I grado 'L.Murialdo' di Foggia dove il vicepreside è stato aggredito e picchiato dal genitore di un alunno che il giorno precedente era stato rimproverato.
Grilli esprime, a nome personale e di tutte le Scuole di Foggia, «piena solidarietà e vicinanza per la vile aggressione al primo collaboratore del Dirigente scolastico della Scuola Murialdo».

«E' trascorso solo un mese da un episodio analogo occorso ad un docente di una Scuola di Avola (Siracusa) - si legge nella nota - ed è evidente, dunque, che siamo di fronte ad un problema che non è solo educativo, ma socio-culturale». «Assistiamo, infatti, - afferma la preside - a numerosi episodi sempre più sconcertanti di aggressione messi in atto da studenti e/o genitori nei confronti degli insegnanti, e ciò è sintomatico dello scadimento della figura docente a causa della decrescente considerazione sociale del docente stesso da parte dei suddetti soggetti».

«Questa scarsa percezione - scrive Grilli - consente a taluni genitori, che hanno già di per sé una certa familiarità con un’interazione sociale verso l'aggressività, di esternarla con estrema facilità verso un insegnante per il solo fatto che questi, per fini educativi, muova dei rimproveri verso uno studente. Tali episodi, giova ricordarlo, vengono perpetrati in danno di soggetti che, per il ruolo, rivestono anche la funzione di pubblici ufficiali e ciò rende ancor più grave l’offesa, sia sotto il profilo sociale che giuridico».
«Il genitore che esercita un comportamento aggressivo verso qualunque persona dell’Istituzione scolastica - conclude la preside - attira lo sguardo di un figlio che ha capito che l'aggressività è la forma vincente di interazione sociale. E questo sarà inevitabilmente un boomerang che travolgerà di lì a poco lo stesso genitore e la società tutta».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)