Era già accaduto, è successo ancora. E la storia in «cammino» di Willy, il cane di paese dall’aria assorta e malinconica che intorno al Palazzo marchesale e davanti al Municipio di piazza Plebiscito passa e vive gran parte del suo tempo randagio, è tornata a farsi cronaca, rimbalzando di link in link sulle pagine digitali di Facebook. «Fate attenzione, il cane in foto, di nome Willy, se nota pellegrini con zaini sulle spalle li segue fino alla tappa successiva e poi non sa ritornare al luogo di partenza», scriveva qualche giorno Leonardo Giancipoli, «camminatore» ginosino, uno dei custodi-hospitaleri delle tappe che, sulla Via Ellenica del Cammino Materano che da Brindisi porta a Matera e viceversa, portano da Castellaneta a Laterza e da qui a Ginosa.
«Noi oggi lo abbiamo riportato a Laterza in macchina: vi ricordo che Willy è la mascotte del paese», comunicava Giancipoli «taggando» Nicola Zilio e Liliana dell’Aquila dell’Infopoint di Laterza, «stazione» di riferimento (c’è un sigillum-credenziale a certificarne il passaggio) dei tanti viandanti che attraversano il paese lungo lo straordinario percorso dell’Ellenica tracciato appunto, insieme alle altre «Vie» del Cammino Materano, dall’associazione culturale «In Itinere». «Grazie Leo per averlo segnalato a tutti i pellegrini, ma soprattutto per aver riportato Willy a casa» hanno rilanciato a una voce da Laterza, via-social, Liliana e Nicola. E, a quanti hanno chiesto che cosa fare «nel caso in cui», Leo Giancipoli ha consigliato di «informare chiunque si trovi in zona: sicuramente si prenderà cura di lui, è molto affettuoso». Era già accaduto, si diceva. Meno di tre anni fa, poco prima di Natale: Willy - simil volpino di taglia e di colore, amico di tutti - aveva seguito insieme a Maria, compagna di vita di allora, i camminatori di In Itinere intenti a studiare sul campo, di gravina in gravina, le due tappe del percorso Castellaneta-Laterza-Ginosa dell’Ellenica. Segnalato a Ginosa e riconosciuto a Laterza grazie al tempestivo tam-tam lanciato su Facebook, era stato poi riportato a casa dagli operatori del canile comunale laertino di contrada Difesella: rilasciato nei pressi del Palazzo marchesale, sede dell’Infopoint e punto di riferimento lungo il «Cammino», Willy era tornato da pellegrino a quattro zampe, con tanto di «signum», alla sua quotidianità di randagio. Pronto a ripartire.