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Ciclismo, i «secondi vent'anni» da leone di Domenico Pozzovivo

 
Antonino Palumbo

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Antonino Palumbo

Ciclismo, i «secondi vent'anni» da leone di Domenico Pozzovivo

Lo scalatore lucano Domenico Pozzovivo

Vittoria di tappa sfumata e sesto finale nella «Coppi e Bartali».

Giovedì 30 Marzo 2023, 17:51

31 Marzo 2023, 17:52

CICLISMO - Una vittoria sfumata in uno sprint a due, un quinto posto di tappa e un sesto in classifica generale: niente male per uno che doveva ritirarsi.

Tornato a gareggiare alla 33a Settimana internazionale Coppi e Bartali, con la maglia del suo nuovo team Israel - Premier Tech, il lucano d'acciaio Domenico Pozzovivo ne è uscito a pieno voti, con confortanti certezze e il rimpianto per un agrodolce secondo posto. «Alla Coppi e Bartali sono arrivato con tanta voglia di correre, tanto entusiasmo - racconta lo scalatore di Montalbano Jonico - ma con qualche incognita legata alla recente bronchite e alla scarsa esperienza con una realtà nuova e materiali nuovi. Sono stra-contento per come è andata, segno che il lavoro svolto in inverno ha pagato».

Ai tifosi di Domenico è stata soprattutto la terza tappa a dare grandi emozioni: 139,7 km con partenza e arrivo a Forlì, con impegnativi strappi e tratti in sterrato. Pozzovivo è stato protagonista di un attacco su un tratto di strada bianca, assieme all'irlandese Ben Healy e l'ucraino Mark Padun. I tre sono arrivati a giocarsi la vittoria all'interno del velodromo di Forlì. «Quella volata ristretta è l'unico rimpianto, il pelo nell'uovo della mia ‘Coppi e Bartali'. Impostare uno sprint classico mi ha fatto sbagliare i tempi, ma è stata comunque una tappa molto positiva, nel quale ho superato alla grande lo sterrato, che per me è una grande incognita», il commento di Pozzovivo a conclusione dell'impegno sportivo in terra forlivese.

Il lucano ha firmato anche un'altra prova molto positiva il giorno dopo, giungendo quinto a Fiorano Modenese e risalendo nella Top 5 anche in classifica generale, a 43 secondi da Schmid. Una tappa, la quarta della ‘Coppi e Bartali', movimentata dalle tre ascese verso Serramazzoni, dai Gpm di Madonna di Puianello (2 km al 6,9 per cento di pendenza media) e di Via Fazzana (2 km al 9,2 per cento) oltre che di uno strappo all'8,3% a meno di duemila metri dal traguardo. L'ha vinta il francese Alexis Guerin, con tre soli secondi di vantaggio su un pugno di inseguitori fra cui anche il nostro Domenico Pozzovivo.

La cronometro conclusiva, però, ha ridisegnato le posizioni a ridosso di Schmid e Shaw. Il “dottore” ha concluso 32simo a 1'33” da Rémi Cavagna ed è scivolato in sesta posizione assoluta. Ma è tornato a casa con una valigia piena di certezze.

«Iniziare con con queste prestazioni ti mette sulla carreggiata giusta per migliorare ancora in vista del Giro d'Italia. Ora mi aspetta un altro giro di allenamenti in altura, sull'Etna e in Val Senales - conclude Domenico - per poi andare a rifinire la condizione al Tour of the Alps, gara dura, ideale per arrivare al meglio alla Corsa Rosa».

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