Sabato 06 Settembre 2025 | 13:56

Matera, operatrice Cup aggredita da un uomo che protestava: 3 giorni di prognosi

 
Redazione online

Reporter:

Redazione online

Furti all'ospedale di Matera: denunciato 44enne pugliese

foto d'archivio

L'uomo ha inveito e preso a pugni il vetro e l'operatrice, che lavora per una società privata, ha avuto un malore

Giovedì 15 Dicembre 2022, 14:09

19:03

MATERA - Una operatrice del Centro di prenotazione unica (Cup), dipendente di una società privata, e in servizio presso l’Ospedale «Madonna delle Grazie» di Matera è stata vittima di una aggressione, da parte di un uomo che stava protestando per non avere ricevuto una data utile per una visita medica. Lo hanno reso gli operatori del Cup, che hanno chiesto «tutele per operare con serenità».
La donna si è rivolta al pronto soccorso, ed è stata poi dimessa con una prognosi di tre giorni. Sul posto, dopo l'intervento di una guardia giurata, sono giunti anche i Carabinieri, che riceveranno nelle prossime ore la denuncia nei confronti dell’aggressore. Quest’ultimo, che si era recato per il secondo giorno consecutivo al Cup per una visita medica con livello di priorità B, aveva inveito e preso a pugni il vetro, procurando un malore all’operatrice.

«L'aggressione avvenuta questa mattina al centro unico di prenotazione dell’ospedale Madonna delle Grazie di Matera è solo l’ultimo episodio di una lunga catena di intimidazioni e violenze fisiche e psicologiche a danno degli operatori della sanità lucana che sarebbe riduttivo circoscrivere a mera questione di ordine pubblico». Lo sostiene, in una nota, il segretario generale della Cisl Fp Basilicata, Pino Bollettino.
Secondo il rappresentante sindacale, «tali episodi sono anche il frutto della cattiva gestione politica di un sistema sanitario al collasso. La politica dei tagli ha lasciato macerie gestionali che oggi vengono scaricate sulle spalle dei lavoratori. Le lunghe liste di attesa sono il sintomo di una sanità che non è più in grado di prendersi cura delle persone quando emerge il bisogno. Se a questo aggiungiamo che sempre più famiglie rinunciano alle cure per l’impossibilità materiale di accedere al servizio pubblico e per quella economica di ricorrere alla sanità privata - continua - ne deriva un quadro che è diventato francamente insostenibile. Sul tavolo ci sono le proposte del sindacato confederale per una vera svolta nella gestione della politica sanitaria. Alla Giunta regionale - conclude Bollettino - diciamo che è il momento di dimostrare con i fatti concreti la volontà di riformare la sanità regionale rimettendo al centro le persone e i territori».

Il governatore Bardi: «La violenza non è mai giustificabile»

«Voglio esprimere la mia vicinanza e la mia solidarietà alla lavoratrice del Cup che oggi al Madonna delle Grazie di Matera ha subito una violenza che va condannata con forza». Lo ha evidenziato, in una nota diffusa dall’ufficio stampa, il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi. «Dobbiamo - ha aggiunto il governatore lucano - cambiare molte cose sulla sanità, il Cup va rivisto e potenziato, aprendo a esperienze e modalità nuove, ma la violenza non è mai giustificabile».

La condanna dell'Asm

«Come da prassi l’Asm ha provveduto a notificare l’accaduto all’autorità giudiziaria competente». Lo ha annunciato il direttore generale dell’Azienda Sanitaria Locale di Matera, Sabrina Pulvirenti, esprimendo «ferma condanna in merito all’aggressione subita dall’operatrice del Centro unico di prenotazioni (Cup) dell’ospedale Madonna delle Grazie di Matera avvenuta ad opera di un utente recatosi lì, questa mattina, per prenotare un esame di elettromiografia».
Pulivrenti ha inoltre espresso «vicinanza e solidarietà all’operatrice coinvolta in questo spiacevole episodio di inciviltà non giustificabile e si è subito attivato per appurare come si sono svolti i fatti, a tutela di tutto il personale e degli utenti. A tal proposito - ha continuato - in osservanza e in applicazione della raccomandazione ministeriale numero 8 dell’aprile 2007 (Raccomandazione per prevenire gli atti di violenza a danno degli operatori sanitari) a tutela della sicurezza del personale, dal 2021 l’Asm ha elaborato la 'Procedura generale prevenzione degli atti di violenza a danno degli operatori' in cui vengono definite le strategie più opportune per la sicurezza degli operatori attraverso la predisposizione e l’adozione di misure che consentono di ridurre il rischio. Grazie alle strategie messe in atto, l’episodio si è risolto non in una aggressione fisica ai danni dell’operatrice ma di una aggressione verbale, atteso che il personale del Cup lavora in ambiente protetto, inaccessibile all’utente, che non permette il contatto fisico. Il pronto intervento della vigilanza - ha concluso il direttore generale dell’Asm - ha permesso di evitare ulteriori atti di aggressività verbale da parte dell’utente».

Uil, responsabilità politico-amministrative

L’aggressione di una operatrice del Centro di prenotazione unica (Cup), in servizio presso l'Ospedale «Madonna delle Grazie» di Matera, «ad opera di un utente, che non è riuscito ad ottenere la prenotazione di una visita medica in tempi brevi, è un episodio grave che espone i lavoratori addetti ai servizi del Cup per una situazione ben nota che riguarda le liste di attesa». Lo hanno scritto, in una nota congiunta, i dirigenti della Uil Basilicata, Bruno Di Cuia e Angelo Coppola.

«In sostanza - hanno aggiunto - le responsabilità politico-amministrative per l’incapacità ad avviare a soluzione i forti disagi per le liste di attesa si scaricano su addetti ai servizi per la sanità. Tutto questo non è tollerabile. Del resto non è casuale che in contemporanea con l’aggressione una delegazione sindacale tra cui Bruno Di Cuia, componente della segreteria regionale Uil, è stata audita in Quarta Commissione ed ha consegnato anche la petizione con la raccolta di 12.603 firme sui problemi dell’emergenza sanitaria materana di cui le liste di attesa sono un aspetto essenziale. E’ la riprova di un impegno che il sindacato porta avanti da tempo e che richiede rapide risposte politiche ed istituzionali raccogliendo le sollecitazioni dei cittadini e dei lavoratori della sanità».

«Del resto - è scritto nel comunicato - le confederazioni Cgil, Cisl, Uil hanno tenuto nelle scorse settimane a Potenza una manifestazione per chiedere azioni e provvedimenti urgenti della Giunta Regionale per adeguare le prestazioni sanitarie e rispondere ai problemi dei lavoratori del comparto. Le censure arrivate dalla Corte dei Conti Basilicata - hanno concluso Di Cuia e Coppola - sulla spesa sanitaria sono l’ulteriore conferma della necessità di una svolta nella gestione dei servizi per la salute dei cittadini e per i lavoratori del Servizio sanitario regionale».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)