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Stalking, consigliere regionale
arrestato si scusa in aula

 
Nicola PEPE

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Nicola PEPE

Stalking, in cella vicepresidenteconsiglio regionale Basilicata

Prima in carcere, poi ai domiciliari infine divieto di dimora per Paolo Castelluccio

Martedì 24 Aprile 2018, 17:03

«Chiedo scusa alla Basilicata e all’Italia, ma la vicenda in cui sono stato coinvolto è stata architettata a mio danno": lo ha detto il consigliere regionale Paolo Castelluccio (Fi), all’inizio della riunione del Consiglio regionale che si sta svolgendo a Potenza, in riferimento all’accusa di stalking che lo ha coinvolto lo scorso 24 marzo. L'uomo è finito prima in carcere, poi ai domiciliari, infine gli è stato notificato il divieto di dimora a Matera.

«E' una vicenda - ha aggiunto Castelluccio - che mi ha colpito innocentemente, e che riguarda una donna che amavo da anni, ma che aveva un’altra relazione: ho fiducia nella vera magistratura, e farò luce su tutto attraverso i miei avvocati. Ho anche tentato il suicidio in cella, venendo poi salvato da altre persone. La donna in questione è stata pilotata per infangare il mio nome, ma anche questo verrà alla luce a breve». Il consigliere regionale è indagato per atti persecutori, violenza privata e porto abusivo di oggetti atti ad offendere.

Successivamente l’aula ha osservato un minuto di silenzio per le recenti morti sul lavoro, su richiesta di Giannino Romaniello: «Due giovani lucani hanno perso la vita in poche settimane - ha spiegato Romaniello - ed è necessario mettere al centro il tema della sicurezza sul lavoro e della prevenzione».

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