Sabato 06 Settembre 2025 | 14:41

Piazza Libertini, rebus ambulanti: l’Amministrazione cerca soluzioni

 
Gaetano Gorgoni

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Gaetano Gorgoni

Piazza Libertini, rebus ambulanti: l’Amministrazione cerca soluzioni

Il sindaco: «Attività da non danneggiare». Ma l’area davanti al Castello va liberata

Mercoledì 26 Marzo 2025, 12:56

LECCE - Il problema dello storico mercato di piazza Libertini non è di facile soluzione, perché lo spazio intorno al Castello Carlo V è totalmente vincolato ed è contemplato dai recenti progetti e dalla Soprintendenza come libero da ogni ostacolo visivo. Il sindaco di Lecce, Adriana Poli Bortone, in compagnia dell’assessore all’Urbanistica Gianpaolo Scorrano, ha incontrato ieri mattina a Palazzo Carafa una delegazione degli operatori del mercato per rassicurarli: l’amministrazione cerca una soluzione per migliorare le loro condizioni.

«Li conosco da anni e ho sempre avuto buoni rapporti con loro - ci tiene a sottolineare Adriana Poli Bortone - È stato un incontro molto gradevole. Con i commercianti di piazza Libertini c’è sempre stato un rapporto di correttezza e di lealtà. Abbiamo affrontato situazioni che negli ultimi anni non sono mai state risolte e sulle quali ci impegniamo a trovare formule di conciliazione che non danneggino ulteriormente la loro attività. Abbiamo molto apprezzato la serietà degli operatori e il loro spirito assolutamente collaborativo. I commercianti ci hanno anche indicato soluzioni e formulato richieste sulle quali l’amministrazione comunale si è impegnata a lavorare con gli Uffici e con la Soprintendenza».

La crisi economica morde e i 44 titolari di licenze commerciali di tipo “A” (non esistono spuntisti, cioè quelli che pagano occasionalmente per un solo giorno) vogliono garanzie di sopravvivenza: stiamo parlando di commercianti storici con licenze che risalgono ai primi del ‘900 (passate da padre in figlio). Il caffè a Palazzo Carafa aveva il retrogusto amaro di chi non è certo del proprio futuro e sa che su quell’area di certezze per gli anni a venire nessuno ne può dare, nonostante la buona volontà degli amministratori. Governo e commercianti sono collaborativi, ma su quell’area c’è un cantiere che racconta un’altra storia. I commercianti vorrebbero avvicinarsi a via Trinchese, la famosa via del passaggio di Lecce, dove confluiscono i visitatori di tutta la provincia. Però in quella parte di piazza difficilmente potranno tornare gli ambulanti.

Tutta quell’area è inibita non solo per il cantiere, ma anche perché c’è un finanziamento da 1 milione e 300mila euro, che nel 2018, con un bando Regione Puglia (fondi Fesr per la riqualificazione di aree a contorno di grandi monumenti), punta a valorizzare uno spazio che consenta di abbattere gli ostacoli alla visione. Si tratta di un cantiere di valorizzazione dello spazio intorno al castello Carlo V, come il corridoio di un museo a cielo aperto, in cui saranno installate cento panchine e delle luci capaci di valorizzarlo.

È per questo che in Piazza Libertini sono stati eliminati circa 50 parcheggi. Però, nella parte dove sono già ubicati, i commercianti resteranno, per ora. Del domani non v’è certezza. Ma lo sbocco da via Trinchese dei visitatori potrà essere garantito, intanto, dalla fine dei lavori in corso.

La lamentela maggiore dei commercianti, infatti, è quella dei lavori in piazza Libertini: «Da 6 mesi di durata prevista, sono passati 2 anni per rifare il basolato - si lamenta un commerciante - però, per lo meno ora veniamo ascoltati». Insieme all’impresa Capriello, il direttore dei lavori, l’architetto Alfredo Foresta, giura che si sta facendo il massimo per consegnare i lavori entro Pasqua (lo spazio di piazza Libertini interessato dal cantiere si spinge fino al punto dove è stato abbattuto il chiosco storico dei fumetti).

Tra i problemi c’è anche il guaio dei pagamenti arretrati, tutto da risolvere. In piazza Libertini l’evasione è pari al 93,97%: l’incasso totale del 2024 ammonta solo al 6,3% (dati Dogre). La richiesta dei commercianti è di pagare giornalmente. «Il pagamento giornaliero è la salvezza, perché il servizio Dogre ti mette il 30% di mora dal primo mese che ti affonda - spiega un commerciante - Abbiamo chiesto agli amministratori di farci fare due giorni nel mercato grande vicino allo Stadio (lunedì e venerdì), finché non finiscono i lavori». L’amministrazione vuole accontentarli.

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