LECCE - Il Lecce è chiamato al riscatto nell’anticipo di stasera contro Fiorentina. La squadra giallorossa ha bisogno di aumentare il gap dal terzultimo posto. D’altro canto, la compagine allenata da Palladino è reduce da tre sconfitte di fila e cerca una vittoria scaccia crisi. Non mancano le motivazioni da entrambe le parti, questo è certo, ma il Lecce, pur consapevole delle difficoltà del valore dell’avversario, cercherà di essere più forte della avversità. Giampaolo fa il punto: «Pierotti non sarà della partita, tutti gli altri sono a disposizione. Chiaramente verrà considerato quanto è stato fatto nel corso della settimana di allenamento». Può dirsi così rientrato l’allarme per Helgason e Gallo, che hanno svolto alcune sedute in differenziato nella marcia di avvicinamento alla trasferta di Firenze, ma che saranno della partita.
L’assenza di Pierotti a apre però il casting sugli esterni offensivi. «Abbiamo quattro calciatori a disposizione - spiega Giampaolo - perché è rientrato anche Banda. Al di là di chi partirà dal primo minuto, credo che in quel ruolo ci sarà bisogno di tutti. Solitamente sulle fasce si opera il primo cambio della partita, perché è una posizione usurante». Nelle scelte sul fronte d’attacco, il tecnico sottolinea l’importanza di trovare un assetto equilibrato: «Rebic, Morente, N’Dri, Karlsson, sono tutti calciatori con spiccate caratteristiche offensive. Pensare di giocare con due ali e due attaccanti dal primo minuto non è semplice per il Lecce, si può fare soltanto se si è dominanti all’interno della partita. Ci sono determinati equilibri da rispettare, bisogna valutare anche il momento e l’avversario».
Proprio riguardo ai rivali di turno, Giampaolo riconosce le qualità della Fiorentina: «Parliamo di una squadra che è fra le prime. Hanno qualche assenza, ma sono una compagine di valore, con una rosa in grado di sopperire ai momenti di difficoltà. Noi però non dobbiamo guardare in faccia l’avversario, dobbiamo giocare con autostima, fiducia e coraggio».
La settimana di avvicinamento alla sfida non è stata però semplice, fra gli strascichi polemici dell’ultima sconfitta con l’Udinese e l’influenza che ha tenuto Giampaolo lontano dalla squadra. «Al di à degli aspetti di cui abbiamo ampiamente parlato, nella scorsa partita avremmo potuto e dovuto fare di più - dice il tecnico - soprattutto sul piano del calcio espresso. La strada per fare risultato è quella del gioco. Domenica siamo incappati in una giornata nella quale siamo stati al di sotto delle nostre possibilità, poi l’episodio ha stravolto gli equilibri. In settimana sono stato assente due giorni per influenza, ma la squadra ha lavorato bene, la tecnologia mi ha permesso di vedere gli allenamenti. Ho ritrovato i ragazzi questa mattina e li ho visti sereni».
Al Lecce è richiesto il cambio di passo contro le big. I giallorossi, infatti, vogliono smentire la statistica che li ha visti ottenere soltanto due punti contro squadre che occupano la parte sinistra della classifica. «Nelle prossime partite bisogna fare qualche colpo - sottolinea Giampaolo - è matematico. Mi viene difficile dare una motivazione al rendimento contro le big, i numeri però dicono questo e non sbagliano mai. È evidente però che d’ora in poi bisognerà centrare qualche risultato importante anche contro questi avversari».
Infine, il tecnico giallorosso si sofferma sulle condizioni di Berisha: «Nella mia gestione ci sono stati giocatori importanti che hanno saltato tante partite, penso allo stesso Berisha ma anche a Pierret, Helgason, Gallo e Gaspar. Questo significa che la squadra, nonostante tutto, ha sopperito alle difficoltà. Berisha sta meglio, perché in settimana si è sempre allenato, ha ripreso continuità. Con la Fiorentina ci sarà, ma vedremo per quanto ne avrà».