LECCE - Giocare d’anticipo: è questa la strategia cardine individuata dalla Prefettura di Lecce per scongiurare che gli incendi possano colpire boschi e litorali durante la stagione estiva. Per questo il 6 febbraio il prefetto di Lecce, Domenico Natalino Manno, ha fatto il punto della situazione con tutti gli attori interessati: sindaci, vigili del fuoco, polizia e carabinieri, guardia costiera, aeronautica militare insieme ai rappresentanti della Regione Puglia e del coordinamento provinciale del volontariato di Protezione civile. Erano presenti anche i rappresentanti di Arif e i soggetti gestori della rete viaria e ferroviaria, nonché esponenti del dipartimento di Ingegneria dell’innovazione dell’Università del Salento e della fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui cambiamenti climatici.
L’obiettivo è stato quello di richiamare all’ordine tutti gli organismi e gli enti per lavorare, congiuntamente, in un’attività di pianificazione, prevenzione e lotta agli incendi boschivi per mitigare i rischi e intervenire efficacemente sulle emergenze.
Secondo la Prefettura, è necessario concludere la pianificazione entro maggio. Agli amministratori comunali spetta il delicato compito di emettere delle ordinanze che obblighino i privati, proprietari di terreni che confinano con la sede ferroviaria, a tenere puliti i relativi terreni. Ogni amministrazione deve poi aggiornare i Piani comunali di Protezione civile, elaborando specifici piani d’emergenza.
Nulla può essere lasciato al caso: per questo è importante che la popolazione sappia come muoversi nelle emergenze e quali comportamenti seguire in caso di evacuazione.
Sui sindaci grava anche il compito di indicare al comando dei vigili del fuoco l’esatta collocazione dei punti di rifornimento idrico come vasche, piscine e riserve a cielo aperto.
È necessario poi che le aree siano monitorate costantemente dalle squadre dei volontari della Protezione civile, sempre operative e adeguatamente formate per il pronto intervento.
L’attenzione della Prefettura si è concentrata sopratutto sulle aree boschive adibite a parcheggio lungo i litorali, nei pressi delle località balneari: sono sopratutto queste le aree più a rischio, che hanno bisogno di essere presidiate dagli operatori.
Il prefetto Natalino Manno ha quindi chiesto agli amministratori di inviare un sintetico report con le attività in programma, e ha anticipato nuove riunioni di aggiornamento che avverranno mensilmente.