Sabato 06 Settembre 2025 | 19:52

Lecce, movida violenta: fari puntati sui «regni» dei giovanissimi

 
Gaetano Gorgoni

Reporter:

Gaetano Gorgoni

Lecce, movida violenta: fari puntati sui «regni» dei giovanissimi

Allarme dopo l’accoltellamento. «Ma la città resta sicura»

Giovedì 23 Gennaio 2025, 12:36

La polizia locale continuerà a tenere alta la guardia nelle «zone calde» della movida, dove sono state segnalate nel tempo risse, ubriachezza molesta e disturbo della quiete pubblica. II diciannovenne accoltellato da un minorenne in via Ascanio Grandi ha fatto scattare l’allarme a Palazzo Carafa. Quell’area della movida era già stata segnalata nella stessa Commissione Traffico, che è tornata a riunirsi ieri mattina per valutare possibili interventi. Le risorse sono sempre le stesse, pochi i vigili urbani, ma l’assessore Giancarlo Capoccia è convinto che si stia già facendo un buon lavoro: «Non vogliamo criminalizzare una singola zona di Lecce: i dati ci dicono che Lecce è sicura. L’attenzione è massima, ma la situazione è sotto controllo: la prova è nel fatto che gli ultimi episodi sono stati risolti da polizia e carabinieri in meno di 24 ore. Le nostre forze di polizia sono molto efficienti. Sono stati controllati e sanzionati due locali nel centro storico anche per aver venduto alcol ai minori. La guardia resta alta, ma bisogna tenere a freno gli allarmismi».

Il presidente della Commissione II, Luigi Quarta Colosso, si è detto soddisfatto per il lavoro che si sta facendo in piazza Italia e piazzetta Alleanza e spiega che oggi l’attenzione deve essere focalizzata sulla zona dove si concentra la movida adolescenziale nel centro storico, soprattutto in via Ascanio Grandi.

Il consigliere di maggioranza Bronek Pankiewicz dice di essere stato testimone di diverse risse, in passato, scoppiate in quell’area del centro storico: «Dobbiamo fare grande attenzione: ci sono alcune vie della città che devono essere monitorate costantemente». Anche secondo il consigliere di maggioranza Massimo Fragola, Lecce è sicura, ma quello che è accaduto in via Ascanio Grandi è un campanello d’allarme da non sottovalutare, che impone controlli più serrati: «Residenti e commercianti ci chiedono di accendere un faro su quella zona: ci sono stati altri casi di risse e in molti denunciano la violazione delle regole relative agli orari di chiusura e vendita di alcolici ai minori». Giovanni Occhineri, dai banchi dell’opposizione, chiede di evitare strumentalizzazioni: «Basta dire che ci sono stati anni di trascuratezza, che addirittura dovremmo “ricivilizzare” luoghi abbandonati». Per la maggioranza, Luca Russo replica sottolineando che alcune zone hanno bisogno di un presidio costante. E il capogruppo di Fratelli d’Italia, Andrea Pasquino, ci tiene a definire Lecce una città sicura, per evitare che passi un messaggio sbagliato e chiede di evitare di demonizzare i locali della movida: «Bastano maggiori controlli: è un passo in avanti la collaborazione con le agenzie di sicurezza privata». Paolo Foresio dall’opposizione ribatte che Lecce era sicura prima come oggi, a parte qualche episodio, «ma prima si faceva bassa campagna elettorale agitando il problema della sicurezza».

Aumentare gli sforzi per il controllo di via Ascanio Grandi: alla fine tutti d’accordo, ma nei fatti la polizia locale non può presidiare con costanza, perché gli agenti restano sempre 80, senza il turno notturno.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)