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Natale, l’altolà della Soprintendenza: a Lecce niente «pagodine» in piazza Libertini

 
Gaetano Gorgoni

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Gaetano Gorgoni

Natale, l’altolà della Soprintendenza: a Lecce niente «pagodine» in piazza Libertini

Delusione a Palazzo Carafa e tra gli ambulanti, che però potranno vendere fino alle 21

Mercoledì 04 Dicembre 2024, 12:51

LECCE - Le «pagodine natalizie» bianco candido non ci saranno in Piazza Libertini. La Soprintendenza ha detto un altro «no», ma questa volta brucia di più perché l’assessore Gabriella Margiotta, in Commissione, a Palazzo Carafa, aveva dato per scontato che ci sarebbe stato il via libera. Per non rovinare la vista delle mura del Castello Carlo V i commercianti erano stati spostati nella parte più esterna, che dà sulla strada, tenendo sempre una distanza di oltre 3 metri dal bene monumentale.

Gli sforzi dell’assessorato non sono bastati. L’amministrazione Poli Bortone spera in un «ravvedimento in futuro» della Soprintendenza, ma per ora non se ne parla. I commercianti di piazza Libertini si dovranno accontentare del prolungamento dei tempi di apertura serale (alle 21) su base volontaria, fino al 6 gennaio. Le bancarelle resteranno lì, disomogenee, con i loro ombrelloni che nulla hanno a che vedere con le pagode. A Palazzo Carafa più di qualcuno ha storto il naso e ha definito incomprensibile il diniego della Soprintendenza. Ogni commerciante «presidierà» i suoi stalli a 3 metri dalle mura del castello, quelli per cui hanno lottato quasi 7 anni contro la precedente l’amministrazione, che avrebbe voluto trasferire tutto a Settelacquare, liberando totalmente la visuale.

«La prendiamo con filosofia ormai - ci spiega un commerciante sui 60 anni, intento a smontare la sua “bancarella” - Salvemini ci faceva aprire solo la domenica con orario prolungato, ora avremo la possibilità di aprire per tutte le sere durante le festività natalizie, ma di questi tempi in molti non avranno i soldi per tenere aperto fino alle 21».

«La Soprintendenza vorrebbe delle casette in legno (che costano oltre 2000 euro) ma quelle bianche in pvc costano la metà - ci spiega un’altra commerciante - Siamo abituati a prendere batoste. Ci vogliono cacciare da qui…C’è un vincolo dell’anno 83, ma le postazioni sono antecedenti. Il costo della postazione è salito da 1600 a 2500 euro all’anno e siamo in piena crisi economica: se ritardi nel pagare ti chiedono il 30% in più». «Stiamo lavorando perché i commercianti di piazza Libertini possano svolgere al meglio la loro attività in questi giorni di festa», spiega lapidaria l’assessore alle Attività produttive, Gabriella Margiotta.

In piazza Mazzini le pagode bianche sono state montate, come annunciato, c’è anche la pista su ghiaccio, pronta ad accogliere gli appassionati. I lavori per il presepe nell’Anfiteatro sono a buon punto (in questo caso la Soprintendenza ha detto “sì”: sarà liberata una parte del cantiere per consentire l’accesso e la visibilità). Dal 5 all’8, in piazza Sant’Oronzo, si terrà una manifestazione dolciaria. Gli addobbi natalizi sono pronti anche in via Trinchese, tranne che in piazza Libertini, dove tutto resta come prima.

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