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Edilizia, «svettano» le case di Lecce: aumento dei volumi anche nelle marine

 
Gaetano Gorgoni

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Gaetano Gorgoni

Edilizia, «svettano» le case di Lecce: aumento dei volumi anche nelle marine

Sì del Consiglio: solo il centro storico resta escluso dalla possibilità di ampliamenti

Sabato 05 Ottobre 2024, 12:55

LECCE - Un consiglio comunale caratterizzato da «spirito collaborativo». In aula ieri mattina maggioranza e opposizione hanno votato compatti il “sì” all’aumento dei volumi degli immobili residenziali (o connessi a usi abitativi). Case più alte per tutti, tranne che nel centro storico, senza consumare ulteriore suolo. I consiglieri di “Con” Antonio De Matteis, Christian Gnoni, Giovanni Occhineri, Marco De Matteis e Andrea Fiore hanno presentato una mozione per l’applicazione della legge regionale 36/2023 (voluta dal loro stesso movimento), che prevede la possibilità di aumentare la volumetria degli immobili residenziali in alcune zone omogenee, che abbiano determinate caratteristiche. Non dovranno esserci vincoli di alcuna natura sugli immobili per poter accedere agli «incentivi volumetrici».

Dopo la discussione, la mozione è stata integrata dalla maggioranza e trasformata in ordine del giorno. Un voto unanime che, entro 90 giorni, aprirà la strada all’applicazione definitiva della legge. «Orgogliosi che la nostra mozione abbia dato impulso all’applicazione di una legge che tutti aspettavano», affermano i consiglieri di minoranza.

L’assessore all’Urbanistica, Giampaolo Scorrano, ha chiarito che oltre alle zone B, C ed E (che comparivano nella mozione dell’opposizione) l’amministrazione era già al lavoro per estendere gli «incentivi volumetrici» anche nelle zone D ed F.

«La zona A di Lecce resta fuori, cioè il centro storico: l’amministrazione ha voluto includere tutte le altre zone. Anche per le marine leccesi sarà possibile riqualificare e costruire abitazioni più “alte”, sempre nel rispetto dei vincoli paesaggistici e nei parametri di legge. Se ho una casa a un piano o due, di quelle vecchie, posso demolirla e costruire con aumento del volume non consumando suolo», ha sintetizzato Gianpaolo Scorrano, che è anche architetto. Un’operazione simile è stata fatta per alcuni appartamenti di lusso in piazza Mazzini (col protocollo Itaca, che prevede, però, nuove costruzioni green).

Tra gli argomenti affrontati, c’è anche la scivolata della polizia municipale di Lecce, che ha rilanciato una fake news sui suoi profili social, anche se per poco tempo: un finto comunicato di chiusura delle scuole decisa dalla Regione per maltempo. L’assessore Giancarlo Capoccia promette di fare le dovute verifiche e di migliorare gli uffici della polizia locale.

Passa all’unanimità anche la delibera sul trasferimento del centro recupero tartarughe marine nell’ex casa del guardiano, all’interno del complesso delle Idrovore di Frigole (prima era a due chilometri di distanza dal mare). Si tratta di un intervento avviato dall’amministrazione Salvemini grazie a un cospicuo finanziamento.

È approdata in Consiglio anche l’interpellanza urgente per la realizzazione di una rotatoria all’incrocio tra via Lupiae e via Bari. L’assessore Capoccia annuncia di aver già avviato l’iter burocratico. C’è una bozza di progetto: è necessario reperire le risorse e inserirle nel piano triennale delle opere pubbliche. Il primo step è acquisire un pezzo di proprietà privata da due proprietari. Si procederà con un accordo bonario: è aperta una trattativa. L’incrocio tra via Lupiae e via Bari rappresenta uno snodo particolarmente complesso per la circolazione ed il traffico dei veicoli in città.

Unanimità anche nel voto dei debiti fuori bilancio. L’ex assessore Christian Gnoni, però, rompe l’idillio con gli avversari politici per una bacchettata: «L’ultima contraddizione di questa maggioranza si è esplicitata nella seduta odierna del consiglio comunale dove sono stati portati sei debiti fuori bilancio. Non ci sarebbe nulla di eccezionale se non fosse che questa maggioranza, quando era all’opposizione, non ha perso occasione per criticare la nostra amministrazione quando onorava i debiti fuori bilancio».

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