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Test per il Covid scaduti ma ancora in vendita: sequestrate le confezioni a Nardò

 
Stefano Manca

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Stefano Manca

Test per il Covid scaduti ma ancora in vendita: sequestrate le confezioni a Nardò

Quella della Polizia locale è stata una verifica conseguente ad alcune denunce mirate e avviata con l’acquisto di alcuni kit ad opera di unità di vigilanza in abiti borghesi.

Mercoledì 02 Ottobre 2024, 07:17

NARDÒ - Test Covid scaduti in vendita in un negozio del centro e la Polizia locale sequestra le confezioni. L’operazione del comando di via Crispi è scattata nei giorni scorsi, quando ufficiali e agenti agli ordini del comandante Cosimo Tarantino, nell’ambito di attività di polizia sanitaria e commerciale, hanno scoperto numerosi kit per il test antigenico Sars–Cov 2 scaduti ma “serenamente” venduti nell’esercizio.

Quella della Polizia locale è stata una verifica conseguente ad alcune denunce mirate e avviata con l’acquisto di alcuni kit ad opera di unità di vigilanza in abiti borghesi. L’operazione ha permesso di riscontrare che sulla confezione esterna il riferimento al lotto di produzione era completamente abraso, quindi con date illeggibili. Non di tutte le confezioni però: di alcune infatti si è riusciti a risalire alla data di scadenza, oltrepassata da molti mesi. Dopo il consulto con la Procura della Repubblica di Lecce, i prodotti sono stati posti sotto sequestro penale e il titolare dell’attività deferito all’autorità giudiziaria.

«Con i ranghi del Corpo finalmente adeguati da un punto di vista numerico – dice l’assessore alla Polizia locale Marcello Greco - la nostra Polizia locale può effettuare servizi diversi e certamente più efficaci. Compresi questi controlli che hanno permesso di scoprire e porre sotto sequestro i test Covid scaduti». «L’onestà - aggiunge il comandante Cosimo Tarantino - è requisito ancora più necessario nella vendita di prodotti legati alla salute. La mancanza di trasparenza in questo ambito può causare danni gravi, sia fisici che psicologici, minando la fiducia nel settore sanitario e mettendo a rischio la salute pubblica».

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