GALLIPOLI - Da qualche giorno, si può votare per il censimento biennale dei “Luoghi del cuore 2024” del Fai-Fondo ambiente italiano. È pertanto tempo di competizione per la candidatura della Fontana Antica di Gallipoli, per la quale, come già anticipato dalla Gazzetta, si è mobilitata la Delegazione Fai Salento Jonico guidata da Virgilio Provenzano. La partenza è decisa, atteso che tra le oltre 2500 località votate a livello nazionale, secondo il sito Fai, che consente di votare con un clic.
A sostenere la designazione, scendono in campo anche l’amministrazione comunale e l’apposito comitato. Per il sindaco Stefano Minerva, “dopo il successo straordinario ottenuto per la Chiesa di San Pietro dei Samari (Luogo del Cuore 2022, n.d.r.), tutti insieme, uniti, possiamo vincere questa nuova sfida culturale. La città, la delegazione, la comunità tutta ha vinto una volta, ma questo non vuol dire che non si possa ripetere l’esperienza. Il mio appello è a votare, a compiere di nuovo, insieme, una piccola rivoluzione culturale”.
Di “sfida collettiva, frutto di puro orgoglio, per la quale è prezioso e fondamentale il contributo di ognuno di noi, cittadino, turista, trasfertista o semplicemente cultore e amante della bellezza”, parla anche Stefania D’Amato, presidente del comitato Fontana Antica.
Un appello a sottoscrivere la candidatura giunge inoltre dal locale Circolo di Fratelli d’Italia, il quale ricorda che nel luglio dell’anno scorso il segretario cittadino, onorevole Saverio Congedo, presentò un’interrogazione parlamentare per segnalare il forte deterioramento del monumento e la necessità di un urgente intervento di restauro e protezione. In sede di riscontro da parte dell’allora sottosegretario del ministero della Cultura Vittorio Sgarbi, si apprese che la Soprintendenza alle belle arti di Lecce aveva segnalato la necessità di interventi di restauro “urgente” per una spesa stimata pari a 510.000 euro e l’aveva giudicata meritevole di accedere al Fondo di tutela del patrimonio culturale e storico del ministero delle Infrastrutture.
A tutt’oggi, però, non risulta che sia stato accordato alcun finanziamento e sicuramente non vi sono stati interventi. Nel frattempo, lesioni e fessurazioni della parte lapidea più antica si sono accentuate ed è auspicabile che l’intervento pubblico sia attuato con la richiesta urgenza. Quello modesto del Fai, che malgrado l’impegno è solo eventuale, non può che svolgere un ruolo integrativo.