LECCE - Neppure i morti riposano in pace nel cimitero di Lecce. Qualcuno, forse nella notte tra sabato e domenica, è entrato indisturbato e ha scassinato la porta di una delle cappelle private portando via un prezioso crocifisso in cartapesta.
Il furto è stato scoperto ieri mattina da chi, come ogni domenica, si recava a far visita ai propri defunti. Arrivato davanti alla porta a vetri della cappella, il proprietario si è accorto della serratura rotta e della parete disadorna: il crocifisso che era lì da 41 anni era sparito lasciando posto solo alla sagoma creata dal tempo. «Mi è rimasta soltanto questa fotografia», dice amareggiato il proprietario mostrando l’immagine del grande crocefisso.
L’allarme è subito scattato e con quello la telefonata alla polizia. Una pattuglia è arrivata sul posto, per constatare il furto e raccogliere la denuncia degli interessati. In quel tratto - l’ultima parte del viale che precede l’uscita - non ci sono telecamere e nessuno pare si sia accorto di nulla fino a ieri mattina. Il furto potrebbe essere avvenuto anche nei giorni scorsi, di sicuro non fino a giovedì quando, a quanto pare, tutto era a posto.
Difficile che si possa risalire ai responsabili, anche se non è la prima volta il cimitero comunale finisce nel mirino dei ladri. «Anche a me, pochi mesi fa - racconta risentita una signora - è toccata la stessa sorte. La nostra cappella di famiglia dista pochi metri da questa. Nel mio caso hanno portato via la statua di una madonnina di grande valore. E a quello si aggiunge il problema del danno alla cappella: centinaia di euro. Non si può continuare così, bisogna fare qualcosa».
Insomma, l’allarme diventa quello della sicurezza. Un sistema efficace di videosorveglianza potrebbe scongiurare altri furti, o quanto meno rappresentare un deterrente. È quello che chiedono le vittime del furto, «affinché i nostri morti possano riposare in pace».