Domenica 07 Settembre 2025 | 10:38

Gallipoli, guerra per il mercato ittico: ritornano in libertà padre, madre e i due figli

 
Angelo Centonze

Reporter:

Angelo Centonze

Gallipoli, guerra per il mercato ittico: ritornano in libertà padre, madre e i due figli

Le indagini dei poliziotti hanno portato alla luce una serie di condotte intimidatorie per farsi consegnare la somma di 100mila euro ed un locale commerciale

Mercoledì 04 Settembre 2024, 10:09

GALLIPOLI - Riconquistano la libertà i quattro componenti di una famiglia di Gallipoli finiti agli arresti per tentata estorsione nell’ambito dell’inchiesta che lo scorso 26 luglio ha portato al sequestro del mercato ittico di Gallipoli. Il Tribunale del Riesame (presidente Simona Panzera, a latere Fabrizio Malagnino e Giovanna Piazzalunga), nella giornata di ieri, ha accolto il ricorso della difesa rappresentata dagli avvocati Speranza Faenza e Biagio Palamà. Le motivazioni della decisione si conosceranno entro i prossimi 45 giorni. I legali chiedevano l’annullamento dell’ordinanza di misura cautelare, a firma del gip Tea Verderosa su richiesta del pm Donatina Buffelli.

Il 14 agosto erano finiti in carcere Luigi e Fabrizio Sabato, di 54 e 29 anni, rispettivamente padre e figlio, mentre per la sorella Maria Rosaria, 32enne, e la madre Rosaria Scialpi, 51enne, erano stati disposti i domiciliari, per aver incitato i propri familiari a tenere la condotta minatoria ed a pretendere la somma di denaro richiesta. Luigi Sabato è accusato anche di avere incendiato un furgone ortofrutticolo, in pieno centro a Gallipoli, lo scorso 28 luglio, di proprietà di uno degli 11 indagati nell’inchiesta. Si tratta di Francesco Boellis, marito di una consigliera comunale in carica.

Le indagini dei poliziotti del Commissariato di Gallipoli, che si sono avvalse delle denunce presentate dalle persone offese (assistite dall’avvocato Angelo Ninni), hanno portato alla luce una serie di condotte intimidatorie per farsi consegnare, tra gli altri, da Francesco Boellis e Sandro Quintana, la somma di 100mila euro ed un locale commerciale. Gli indagati si sono difesi dalle accuse nel corso dell’interrogatorio davanti al gip.

Tutto nasce dal sequestro preventivo del 26 luglio scorso, nell’ambito dell’inchiesta “Mercato Libero”, quando le forze dell’ordine hanno apposto i sigilli a 8 box del mercato ittico, per violazioni di carattere penale, amministrativo e sanitario. Venerdì verrà discusso il Riesame per chiedere il dissequestro dei box.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)