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Agostinelli: il Lecce c’è, che bravi Gaspar e Pierret

 
Antonio Calò

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Antonio Calò

Agostinelli: il Lecce c’è, che bravi Gaspar e Pierret

L’ex giallorosso: Morente dà equilibrio, Marchwinski ha potenzialità

Giovedì 15 Agosto 2024, 13:23

LECCE - Ha visto all’opera il Lecce nella vittoriosa gara casalinga di Coppa Italia disputata con il Mantova, l’ex giallorosso Andrea Agostinelli, nelle vesti di opinionista di Mediaset. Con lui abbiamo approfondito l’argomento legato ai nuovi arrivati alla corte di mister Luca Gotti, proiettandoci verso la sfida interna con l’Atalanta che, lunedì, vedrà esordire in campionato il team salentino.

Dovendo sostituire un pilastro come Marin Pongracic, Kialonda Gaspar è l’osservato speciale di questo periodo: «L’angolano ha una fisicità importante. Ha segnato il primo gol con un colpo di testa in anticipo, approfittando di un errore della retroguardia rivale. Si è inserito sempre bene sui corner, dando l’impressione di essere in grado di garantire qualche rete di peso nel corso della stagione. Nella fase di non possesso è impossibile giudicarlo perché il Mantova ha proposto poco in propensione offensiva».

Ad Agostinelli, tra i volti nuovi del Lecce, è piaciuto soprattutto Balthazar Pierret: «È un recupera palloni, un incontrista che sa anche inserirsi. Sulle palle inattive ha il tempo giusto per colpire la palla di testa, rendendosi pericoloso. Sarà una pedina utilissima per il centrocampo della squadra salentina».

L’esterno alto Tete Morente, schierato a destra invece che a sinistra, non ha regalato lampi: «Non è stato brillante. La mia impressione è che sia un calciatore di equilibrio capace di giocare a tutta fascia, dando una mano significativa nel “non possesso” oltre che quando si tratta di spingere in attacco. Potrebbe servire a bilanciare il fatto che la corsia mancina, con il tandem Gallo-Dorgu, ha una spiccata propensione offensiva».

Il trequartista Filip Marchwinski è stato gettato nella mischia nel corso della ripresa: «Su di lui ho notizie positive dalla Polonia. È un ragazzo molto interessante, capace di giostrare alle spalle della punta, agendo tra le linee. Ha un discreto feeling con il gol. Insomma, è il classico elemento sulle cui potenzialità è pronto a scommettere quell’abile scopritore di talenti che è Corvino».

Antonino Gallo e Patrick Dorgu sono sembrati in palla: «Il palermitano è una certezza. Non a caso il suo nome è stato accostato a quello della Roma. La sua crescita è stata notata ed ha mercato. Il danese è una promessa. Ha gamba, forza fisica, qualità tecnica».

In sede di commento, Agostinelli ha un po’ criticato il centravanti Nikola Krstovic, che sul finire del match con il Mantova ha firmato la rete del definitivo 2-1: «Il rendimento del montenegrino nei primi due mesi del 2023/24 è stato strepitoso. Poi è calato, tornando a fare centro nel finale di campionato, il che ci sta in quanto era al suo primo anno in Italia. È forte fisicamente, è caparbio, lotta su ogni pallone, ha fiuto della rete. Nel 2024/25 è atteso alla definitiva consacrazione. Con il Mantova, a volte, ha “litigato” col pallone, come se la voglia di segnare gli avesse creato un po’ di ansia. Alla lunga, però, è riuscito a timbrare il cartellino ed è importante».

Per buona parte della sfida con il Mantova, il Lecce ha effettuato un pressing alto che ha coinvolto sei-sette uomini. Un simile atteggiamento non sarà replicabile in campionato. «Mi aspetto un bilanciamento - sostiene Agostinelli -. Non penso che Gotti proporrà una formazione tanto spregiudicata. È probabile che in certi frangenti il complesso salentino presserà gli avversari ai limiti della loro area nel tentativo di rubare palla e di giungere rapidamente alla conclusione. In questo caso si esporrà al rischio di trovarsi in campo aperto nell’uno contro uno qualora i rivali riescano ad eludere il pressing».

L’esordio in campionato con l’Atalanta si avvicina: «La “Dea” ha speso energie fisiche e mentali notevoli nel match disputato con il Real Madrid, che ha assegnato la Supercoppa europea. Gasperini ha qualche problema determinato dagli infortuni. Il tasso tecnico dei bergamaschi è nettamente superiore a quello dei salentini, ma in questa fase della stagione può accadere di tutto. Vedo una partita aperta».

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