Martedì 16 Dicembre 2025 | 17:35

A Lecce il via libera alle nuove strisce blu. La minoranza attacca: «Ignorate le esigenze di cittadini e commercianti»

A Lecce il via libera alle nuove strisce blu. La minoranza attacca: «Ignorate le esigenze di cittadini e commercianti»

 
Gaetano Gorgoni

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Gaetano Gorgoni

A Lecce il via libera alle nuove strisce blu. La minoranza attacca: «Ignorate le esigenze di cittadini e commercianti»

La maggioranza approva tra le polemiche l’estensione delle aree dei parcheggi a pagamento. Ma riduce il costo degli abbonamenti per le auto dei residenti

Martedì 16 Dicembre 2025, 15:38

La maggioranza va avanti come un caterpillar sulla sua strada dipinta di strisce blu anche nelle periferie. Dall’estensione delle aree di parcheggio a pagamento non si torna indietro, com’è emerso nel Consiglio comunale di ieri durato fino a sera, dove tra le polemiche dell’opposizione è passato, con 20 voti favorevoli, il piano del trasporto pubblico locale e il servizio complementare della sosta tariffata, però con uno sconto a favore dei residenti per la seconda e la terza auto.

Si può restare ai fatti, superando la diatriba politica (che ha dominato il lungo dibattito, durato 5 ore) su quale piano sia migliore tra quello Salvemini e quello Poli Bortone (quest’ultimo trasforma rispetto al primo altri 2200 stalli bianchi in blu). Dalla zona Salesiani a San Pio, da viale dell’Università alla stazione, da via Lupiae passando per il quartiere Leuca, fino alle vie principali di Santa Rosa, i parcheggi a pagamento «invadono le periferie», ma non gradualmente, (prima era previsto un aumento della sosta tariffata entro il 2030) bensì dal 2026. Aumentano i costi: ci sono zone, come avviene alle spalle del Tribunale, dove il grattino passa da 60 centesimi a ora a 1,80 euro. Gli aumenti sono minori, ma ci sono.

Il sindaco Adriana Poli Bortone bacchetta i predecessori: «Sappiate fare opposizione: voi avevate previsto aumenti di più del doppio dal 2024». La maggioranza ha ricordato che il piano Salvemini già prevedeva l’estensione della sosta tariffata a San Pio, Santa Rosa e piazza Partigiani. Poi la prima cittadina, dopo aver accusato gli oppositori di non aver detto la verità nei quartieri, ha annunciato di aver querelato chi l’ha diffamata anche via social. Dai banchi dell’opposizione le hanno risposto che fa bene a denunciare chi diffama, come fece la loro consigliera Silvia Miglietta.

Gli stalli a pagamento passano dagli oltre 9mila previsti dalla precedente amministrazione ai 12mila dell’attuale. La tariffa massima oraria passa dai 2 euro a 1,80 l’ora, la minima da 1,20 euro a 80 centesimi l’ora. Ieri è stato dato anche il via libera all’emendamento promosso dal capogruppo FdI, Andrea Pasquino, che fa uno sconto del 50% ai residenti per il parcheggio sugli stalli a pagamento per la seconda e terza auto: basteranno 70 euro l’anno nel primo caso e 90 euro nel secondo. Nei giorni festivi si pagherà solo nelle aree centrali. Il mantra della maggioranza è sempre lo stesso: con la sosta tariffata ci sarà più disponibilità di stalli e meno auto posizionate per 24 ore nello stesso parcheggio. I lavoratori pendolari avranno un abbonamento a tariffa ridotta di 30 auro al mese. «I 360 euro l’anno per tante famiglie monoreddito sono troppi», ha protestato il consigliere di minoranza Antonio De Matteis. Il capogruppo Pd, Paolo Foresio taglia corto: «Rispetto ai prezzi che ci sono oggi il vostro piano aumenta i costi: in piazza Mazzini da 1,30 euro a 1,80 euro: il nostro piano attendeva, fino al 2030, di fornire prima i servizi e i parcheggi di scambio».

La seduta si era aperta con il no alla questione pregiudiziale presentata dall’opposizione sull’iter amministrativo del nuovo piano: 19 i voti contrari della maggioranza, che ha difeso la legittimità dei pareri tecnico-contabili contestati dalla minoranza. L’assessore alla Mobilità, Giancarlo Capoccia, ha definito il piano sosta una «delibera strategica», rivendicando la volontà di aggiornare le scelte passate e di evitare un semplice aumento dei costi senza servizi aggiuntivi. Al centro della difesa anche il superamento dell’estensione «a macchia di leopardo» delle strisce blu e il richiamo al trasporto pubblico gratuito per le persone con disabilità. La maggioranza sottolinea come il piano adottato dalla giunta Poli Bortone abbassi alcune tariffe, aumenti gli stalli regolamentati e preveda esenzioni domenicali in alcune zone, intervenendo anche sul diritto di sosta dei residenti. Di tutt’altro avviso le opposizioni. Sergio Della Giorgia parla di una spiegazione «sbalorditiva» e accusa la maggioranza di aver rinnegato le battaglie contro l’aumento delle strisce blu. Critiche anche sull’estensione delle strisce blu nei quartieri popolari e nei pressi di attività commerciali di prossimità, considerate eccessive e penalizzanti. Antonio Rotundo richiama la protesta di cittadini e commercianti e parla di un «patto tradito, mentre le associazioni di categoria bocciano il piano come errore di merito e di metodo». Dalla maggioranza, invece, si difende la ratio del provvedimento come scelta lungimirante per contrastare le soste prolungate e migliorare la rotazione. Ma l’opposizione fa notare che tante famiglie ora dovranno pagare un nuovo balzello in zone dove i parcheggi erano gratuiti e otterranno ancora più traffico, con automobilisti in «circolazione continua» in cerca di parcheggi gratuiti.

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