Sabato 06 Settembre 2025 | 23:52

Casarano, nonnina in difficoltà lancia l’allarme: salvata da due agenti della polizia locale

 
ALBERTO NUTRICATI

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ALBERTO NUTRICATI

Casarano, nonnina in difficoltà lancia l’allarme: salvata da due agenti della polizia locale

Gli agenti hanno sentito la richiesta di aiuto e l’hanno raggiunta usando una scala, ma un’auto in divieto ha ostacolato i soccorsi. De Nuzzo contro gli incivili

Lunedì 15 Luglio 2024, 16:45

CASARANO - Anziana bloccata in casa salvata dall’intervento della polizia municipale.

Nel tardo pomeriggio di sabato, una signora con difficoltà nella deambulazione e residente in un appartamento del centro storico, al primo piano, aveva chiesto soccorso al 118. Una volta sul posto, i sanitari non sono riusciti ad intervenire, in quanto la donna non era in grado di muoversi per aprire il portone d’ingresso. A risolvere il problema sono stati gli agenti della polizia locale

Andrea Calassanzio e Rocco Maruccia, che, giunti nei pressi dell’abitazione, dinanzi alle urla della donna che chiedeva aiuto, hanno raggiunto il balcone della camera da letto, servendosi di una scala. Una volta entrati nell’abitazione, hanno aperto il portone d’ingresso, consentendo l’accesso dei sanitari.

Subito dopo, sul posto sono giunti anche i vigili del fuoco, che hanno provveduto a mettere in sicurezza l’appartamento.

Tutto bene quel che finisce bene. Unico neo della vicenda, la pessima abitudine di alcuni automobilisti di parcheggiare ovunque, anche in aree in cui vige il divieto di sosta e di fermata.

«In questa storia a lieto fine - commenta il primo cittadino Ottavio De Nuzzo - in cui ad emergere è il senso del dovere e della responsabilità, va stigmatizzata l’inciviltà dei conducenti dei veicoli, che parcheggiando in divieto di sosta in piazza San Giovanni, hanno per alcuni minuti impedito il transito del mezzo di soccorso. Questo episodio, insieme ad altri, denota la mancanza di senso civico di alcuni concittadini che ripetutamente ignorano i segnali di divieto. Se tutti rispettassimo le regole, non ci sarebbe bisogno né di fioriere, né di paletti, né di dossi e neanche della presenza costante e repressiva delle forze dell’ordine».

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