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Salvini a Lecce: «La sinistra candida la Salis che è in galera, noi un generale»

 
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Salvini: «Il 13 maggio sarò a Bari insieme a Vannacci per Romito candidato sindaco»

Le parole del vicepremier: «Vannacci mi piace, è una persona con la schiena dritta»

Lunedì 13 Maggio 2024, 17:31

LECCE - «Non abbiamo rinunciato alla piazza a Bari, era un appuntamento che Vannacci aveva già organizzato». Lo ha detto Matteo Salvini a Lecce parlando dell’appuntamento che tra qualche ora lo vedrà impegnato in coppia con Roberto Vannacci a Villa Romanazzi a Bari.

«Non capisco le critiche che la sinistra sta muovendo per la candidatura di Vannacci - ha detto il leader della Lega -. Una parte di loro ha candidato in Europa una ragazza che in questo momento è in carcere all’estero (ndr. Ilaria Salis) con delle accuse di violenza pesantissime da cui spero si possa rivelare innocente, e non vedo il problema se la Lega sceglie di candidare in tutte le città italiane uno che è stato comandante dei parà della Folgore e ha difeso la Patria, ha combattuto i terroristi islamici in Iraq e Afganistan. Saranno gli italiani a scegliere se mandare a rappresentarli in Europa una ragazza che è in galera o un generale che ha difeso l’onore degli italiani in giro per il mondo».

«I governatori di sinistra contestano l’autonomia differenziata perché con l’autonomia emergono i buoni politici. Per Emiliano e De Luca non ci saranno più giustificazioni se le cose non vanno», ha aggiunto il vice premier e ministro delle Infrastrutture e de Trasporti durante la presentazione del suo nuovo libro 'Controvento, l’Italia che non si arrende' a Lecce. 

«Vannacci mi piace - ha concluso - perché ha un’idea di cambiamento che è in linea con la mia. L’ho conosciuto grazie ai giornalisti di sinistra che l’anno scorso lo hanno dipinto come il male assoluto e invece ho trovato una persona con la schiena dritta».

«CI VUOLE PIU' ITALIA E MENO EUROPA»

«Dico che ci vuole più Italia e meno Europa perché non penso che l’Europa sia nata in testa a De Gasperi per mettere all’asta le spiagge del Salento o per fare le tasse sui traghetti o imporre le auto elettriche o per mettere fuori legge le uova di Pasqua. Questa è la follia di questa burocrazia europea». Lo afferma a Lecce Matteo Salvini.

«Mentre gli altri hanno solo parlato, noi invece abbiamo fermati gli sbarchi». Lo ha detto Matteo Salvini a Lecce commentando il vasto servizio di controllo del territorio effettuato questa mattina a Milano finalizzato al contrasto del fenomeno dell’immigrazione clandestina e al rimpatrio di cittadini irregolari sul territorio nazionale, scattato dopo il tentato omicidio alla stazione di Lambrate di un vice ispettore della polizia.
«Venerdì prossimo - ha aggiunto - ho un’altra udienza del processo a Palermo dove rischio 15 anni di galera per aver contrastato i trafficanti e aver bloccato gli sbarchi di clandestini. Ma quella resta la via perché anche su questo fronte l’Europa non esiste. Le frontiere italiane per l’Europa non sono frontiere europee, ed è per questo che vorrei mandare in Europa uomini e donne di valore, con la schiena dritta che nella difesa dei confini hanno la loro priorità».

«Non contesto i guai giudiziari di nessuno e non li commento. Però posso dire che c'è una sinistra che quando c'è un’inchiesta che tocca qualcun altro emette subito una sentenza di condanna e, invece, quando c'è un problema a Bari si autoassolve». Lo ha detto il leader della Lega e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, a Lecce parlando della posizione della Lega sui casi giudiziari di Bari e Genova.

«Io non spero nelle manette per nessuno: chi sbaglia paga - ha detto Salvini -. Mi auguro che le indagini a Genova non blocchino i tanti cantieri che abbiamo aperto in Liguria perché non servono a Salvini o a Toti, ma servono ai genovesi e ai liguri. Così come i problemi che hanno avuto Decaro ed Emiliano, per quello che mi riguarda, non hanno bloccato neanche mezza opera pubblica e neanche mezzo cantiere in Puglia».

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