LECCE - Il Salento diventa per tre giorni la capitale dell’Odontoiatria italiana. Da oggi sino a sabato, il capoluogo barocco ospiterà infatti per la prima volta l’Assemblea nazionale dei presidenti delle Commissioni degli odontoiatri degli Ordini dei medici. Teatro dell’evento sarà l’hotel Hilton.
La manifestazione, fortemente voluta in Puglia dal presidente nazionale Raffaele Iandolo e da tutta la Commissione nazionale, dal presidente della commissione leccese, Salvatore Caggiula, dalla sua commissione, e da tutto l’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia, con in testa il presidente Donato De Giorgi, porterà Lecce ad essere in questo weekend di intenso lavoro, la capitale politica ed istituzionale dell’Odontoiatria nazionale.
Vari e di grande interesse gli argomenti in discussione. Fra questi spiccano per attualità i rapporti fra moderna odontoiatria e medicina estetica, le novità inerenti il mondo dell’informazione sanitaria, il problema delle antibiotico-resistenze in medicina. Si parlerà inoltre di formazione e aggiornamento dei medici odontoiatri, e della necessità da parte della categoria di una sempre maggiore autonomia all’interno dell’Ordine professionale.
«Per Lecce sarà un momento di gradita e meritata attenzione da parte dei dentisti italiani, che stanno dimostrando - sostiene il presidente Salvatore Caggiula - di apprezzare la scelta con la propria adesione all’evento».
A salutare i dentisti che arriveranno da tutte le regioni saranno le maggiori autorità del territorio: dal presidente della Provincia, Stefano Minerva, al sindaco di Lecce Carlo Salvemini, dall’Assessore regionale alla Salute, Rocco Palese, al Presidente della Federazione degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri Filippo Anelli, oltre ovviamente al presidente leccese dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri Donato De Giorgi, a testimonianza della rilevanza di una manifestazione che resterà negli annali dell’Odontoiatria e della Medicina pugliesi.
Riguardo ai rapporti tra odontoiatria e informazione, merita poi un approfondimento il tema del cosiddetto «turismo dentale»: i viaggi in Albania e nei Paesi dell’Est alla ricerca di protesi dentali low-cost. «Un gravissimo rischio per la salute - avverte il presidente Caggiula - manca infatti del tutto un controllo sullo standard delle prestazioni. È impensabile mettere a posto intere bocche in una settimana». Per rendere questi interventi super veloci, precisa Caggiula, «la tendenza è quella di levare tutti i denti e sostituirli con protesi, anche quelli che si potrebbero recuperare. Si crea così un danno irreversibile al paziente che dopo qualche anno può avere gravissime conseguenze. Sempre più persone corrono da noi con bocche distrutte, chiedendo in lacrime il nostro aiuto». Un business, quello delle cliniche in Albania e Paesi limitrofi, «che sta creando un danno enorme alla salute dei cittadini. Un tema che ci sta a cuore come Ordine e come professionisti».
Il «bazar» delle dentiere all’estero è l’antitesi dell’ottica del «dentista di famiglia», «un professionista che conosce l’intera storia medica del paziente e che ha seguito la sua salute orale per anni. Un valore straordinario che purtroppo ha un costo rispetto all’Albania dove si possono fare interventi ad un prezzo competitivo, alla stregua delle vacanze low cost, ma, ripeto, senza nessuna garanzia per la salute del paziente».