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Lecce, l’«affaire» migranti nei centri d'accoglienza inguaia 24 insospettabili

 
Redazione Lecce

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Udienza preliminare L’«affaire» migranti inguaia 24 insospettabili

Ecco i nomi. Tra i reati, la frode nelle pubbliche forniture e la dichiarazione fraudolenta per operazioni inesistenti. C'è anche un finanziere

Domenica 24 Settembre 2023, 13:24

16:37

LECCE - L’«affaire» migranti inguaia 24 persone che potrebbero essere rinviate a giudizio, così come ha chiesto la Procura di Lecce. Tra loro anche il militare Finanza accusato di aver «passato» informazioni utili per favorire alcuni imprenditori. Tra le accuse contestate agli indagati c’è la frode nelle pubbliche forniture e poi dichiarazione fraudolenta mediante utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, emissione di fatture false, omessa dichiarazione, accesso abusivo al sistema informatico, utilizzazione del segreto d’ufficio. Ad occuparsi del caso è il sostituto procuratore Massimiliano Carducci che chiese e ottenne un’ordinanza di custodia cautelare con arresti domiciliari, sei misure interdittive e alcuni sequestri. Il giudice era Marcello Rizzo.

La lista delle persone coinvolte comprende Giuseppe Mazzotta, di Trepuzzi; Pietro Maggio, di Santa Cesarea Terme; Italo Cozza, di Santa Cesarea Terme; Gabriele Solombrino, di Copertino; Fernando Toraldo, di Lizzanello; Cosimo Serino, di Laterza; Fernando Margilio, di Squinzano; Guido Cozza, di Santa Cesarea Terme; Lucio Ruberti, di Copertino; Alexandru Costantin Stan, di Bucarest; Alessandro Romano, di Crotone; Anna Maria Saggiomo, di Camerota (provincia di Salerno); Fernando Antonio Guida, di Lecce; Antonio Fersini, di Diso; Fabio Natali, di Maglie; Filippo Saquella, di San Pietro Vernotico; Silvia Visconti, di San Pietro Vernotico; Emanuela Tanelli, di Lecce; Salvatore Giannone, di San Pietro Vernotico; Luigi Murra, di Novoli; Antonio Pareo, di Lecce; Maria Domenica Francesca Maggio, di Santa Cesarea Terme; Assunta Stefania Maggio, di Santa Cesarea Terme; Massimo De Marco, di Nardò; Leo Pasquarelli, di Atessa (Chieti). Gli indagati compariranno il 6 dicembre davanti alla giudice Francesca Mariano. Tra le parti civili l’Agenzia delle Entrate, il Ministero dell’Interno, il Ministero dell’Economia e il Comune di Santa Cesarea Terme.

Dalle indagini sarebbero emerse irregolarità nella gestione dei centri che accolgono i migranti nel Salento: in particolare quelli di Ortelle, Santa Cesarea Terme e Arnesano. Contestati la scarsità di personale per gestire i centri, le presenze aumentate e allontanamenti non segnalati e altre questioni. Nutrito il collegio dei difensori composto dagli avvocati Samuele Leo, Maurizio Papa, Amilcare Tana, Luigi Fersini, Francesco Calabro, Luigi Covella, Giuseppe Serratì, Luigi Rella, Massimo Gabrieli Tommasi, Pantaleo Cannoletta, Francesco De Giorgi, Giulio Bray, Maria Corvaglia, Giovanni Montagna, Loredana Maruccia, Raffaela Di Staso, Luigi Fersini, Amilcare Tana, Antonio Savoia, Paolo Pepe e Paolo Gaballo.

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