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Lecce dice addio a Catamo, pasticciere icona del Salento col suo «Caffè Alvino»

Lecce dice addio a Catamo, pasticciere icona del Salento col suo «Caffè Alvino»

 
Redazione online

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Lecce dice addio a Catamo, pasticciere icona del Salento col suo  «Caffè Alvino»

Si è spento a 60 anni dopo una lunga malattia. Il cordoglio del sindaco e di Confartigianato

Giovedì 20 Luglio 2023, 15:12

15:13

LECCE - Il mondo della pasticceria salentina in lutto per la scomparsa di Antonio Catamo, morto a 60 anni dopo una lunga malattia. Catamo, nativo di San Cassiano piccolo comune del sud Salento, era diventato un nome di riferimento dell’artigianalità dolciaria locale, famoso per aver rilevato e rilanciato a Lecce lo storico Caffè Alvino di piazza Sant'Oronzo di cui aveva mantenuto la famosa denominazione ed eleganza che ancora oggi ne fa un locale di riferimento per i tanti turisti che vengono a visitare Lecce e degustare i suoi mitici pasticciotti.

Il sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, dopo aver appreso la notizia, ha commentato: «Una persona di grande gentilezza, un imprenditore capace e appassionato, un maestro dell’arte dolciaria dotato di fantasia e talento. Sono vicino alla famiglia di Antonio e ai suoi dipendenti e collaboratori in questo momento di profonda tristezza».

Confartigianato Imprese Lecce esprime cordoglio per la scomparsa di Antonio Catamo, storico pasticcere e titolare del Bar Alvino di Lecce.

 

Anche il presidente di Confartigianato Lecce Luigi Derniolo esprime il dolore dell'intera categoria. «Antonio - ricorda - era una figura molto nota in città, punto di riferimento del mondo della pasticceria locale e da sempre vicino all’associazione. Il Bar Alvino è tra le attività più rappresentative del nostro territorio, simbolo di quella forza artigianale che negli anni ha saputo creare qualità in ogni fase storica. È stato uno dei primi a favorire l'associazionismo per la crescita della pasticceria salentina artigianale, fondando l'Associazione pasticceri salentini».

 «Antonio era molto apprezzato per le sue produzioni artigiane – aggiunge Giuseppe Zippo, presidente dell’Associazione pasticceri salentini -. È stato un’istituzione della pasticceria salentina ed era un punto di riferimento per le future generazioni di pasticceri. Con la sua impresa ha contribuito a scrivere un pezzo di storia di Lecce».

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