LECCE - Aveva deciso di distruggere la nuova compagna del padre e non ha esitato a fargliene di tutti i colori.
Stando alle accuse, qualche volta sotto effetto di alcol e droga avrebbe offeso, minacciato e praticamente costretto ad andare via da casa la donna perché non gli andava giù che fosse entrata nella sua famiglia.
Tra le altre cose, avrebbe orinato per terra per farla arrabbiare. Un ventiseienne di Aradeo, con qualche precedente, è finito sotto processo per maltrattamenti aggravati, anche perché avvenivano sotto gli occhi del figlio della donna di appena quattro anni.
Il rinvio a giudizio è stato disposto dalla giudice per l’udienza preliminare Alessandra Sermarini, come aveva chiesto la pubblico ministero Erika Maetti.
Accolta anche la costituzione di parte civile della compagna del padre, assistita dall’avvocato Maurizio Piccinno. Il legale, contestualmente, ha avanzato una richiesta risarcitoria di 10mila euro.
La vicenda inizia nel giugno del 2018, quando la donna si trasferì in casa del suo nuovo compagno. “Bastarda, prima o poi te ne devi andare da qui… ti rompo le gambe prima o poi… ti faccio pentire di essere entrata in questa casa”. Queste e altre frasi ancora sarebbero state pronunciate dall’imputato.
Poi, praticamente ogni giorno, le faceva dei dispetti sbattendo le porte e le sedie anche di notte, lasciando volutamente sporcizia ovunque, come la pipì sul pavimento, ascoltando musica a tutto volume, fumando in ogni ambiente della casa e lasciando le luci sempre accese.
Assistito dall’avvocato Rita Ciccarese, ora il ventiseienne dovrà difendersi dalle accuse contestate.
Una vicenda che, come si diceva, si sarebbe trascinata per un bel po’ di tempo e che sarà chiarita del tutto nel corso del processo.
