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Xylella, una «controprova» delle specie resistenti

 
Mauro Ciardo

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Mauro Ciardo

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L’assessore Pentassuglia anticipa le novità del percorso regionale

Giovedì 19 Gennaio 2023, 13:40

L’area del leccese sarà il banco di “controprova” per la sperimentazione delle cultivar d’olivo resistenti a Xylella. È una delle novità che saranno discusse la settimana prossima in un tavolo che sarà convocato a Bari dall’assessore regionale all’agricoltura Donato Pentassuglia che, intervistato dalla “Gazzetta del Mezzogiorno”, ha voluto illustrare quali saranno i futuri scenari nella lotta contro il batterio che ha annientato gran parte del patrimonio olivicolo della Puglia meridionale. Da dieci anni, come è noto, il territorio salentino è colpito da una delle malattie delle piante più temute a livello mondiale, in grado di arrecare profonde ferite e devastazioni a interi paesaggi. La Regione Puglia ha messo in campo numerose risorse, sia economiche che scientifiche, per sostenere in primo luogo il comparto olivicolo che ha dovuto far fronte a una crisi senza precedenti. Uno degli impegni è la sperimentazione su campo di cultivar che, si spera, possano essere resistenti al batterio e quindi essere utilizzabili dagli agricoltori. Tra i passaggi basilari ci sarà l’impianto in un’area neutra, nel tarantino, seguito da un secondo step altrettanto fondamentale quale la sperimentazione in un’area infetta nel leccese.

«L’osservatorio fitosanitario regionale - spiega l’assessore Pentassuglia - sta verificando su campo, nel vivaio di Taranto che è ritenuto zona neutra, l’applicazione delle piante. Trascorso il periodo necessario alle valutazioni - anticipa - saranno uniti gli sforzi dei vivai di Brindisi e Lecce e proprio nel leccese, quindi in piena area infetta, saranno messe a dimora le piante ritenute resistenti, per avere una vera e propria controprova di quanto si sta sperimentando. L’area del leccese sarà fondamentale per capire la reale resistenza delle piante».

In questo sforzo sono impegnati anche altri enti pubblici, enti di ricerca, università e comitati scientifici. Specifici progetti sono affidati al Crea, il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria. La riunione della prossima settimana servirà proprio a fare il punto della situazione e verrà annunciata pure una nuova periodizzazione del piano regionale.

«Passeremo da un piano biennale a uno triennale - annuncia l’assessore al ramo - la grande operazione messa in campo con tutti gli enti impegnati nella ricerca richiederà adesso un ulteriore sforzo da parte di ognuno, perché dobbiamo restituire il paesaggio perso guardando non solo all’ulivo e quindi al suo comparto, ma anche ad altri settori come le primizie, solo per citarne uno. L’obiettivo principale - conclude Pentassuglia - è il raggiungimento di quel “riequilibrio territoriale” che Xylella fastidiosa ha purtroppo fortemente danneggiato».

Gli occhi di migliaia di agricoltori, siano essi titolari di grandi aziende che piccoli produttori, sono dunque rivolti ai vivai per capire il comportamento delle cultivar e riprogrammare i prossimi interventi nei rispettivi appezzamenti di terreno.

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