GALLIPOLI «Da oggi, il più grande parco urbano della città è a disposizione dei bambini, dei ragazzi, delle mamme di questa comunità». Così il sindaco Stefano Minerva ha introdotto il taglio del nastro tricolore che ha inaugurato il parco situato in via Firenze, destinato ad essere denominato “Parco della Filosofia”. Inaugurazione condivisa con il suo “collega” del consiglio comunale delle ragazze e dei ragazzi, Carlo Filograna, in presenza di amministratori e di rappresentanze di sodalizi e degli istituti scolastici cittadini.
Il parco, benedetto dal parroco don Pierluigi Strafella, è stato progettato dall’architetto Antonio Ferilli e dall’ingegnere Davide De Girolamo, che hanno recepito le diverse istanze rivolte agli amministratori dai cittadini. Vi trovano spazio, infatti, aree attrezzate: per il gioco dei bambini, tra l’altro con dotazione di un’altalena per portatori di handicap; per il fitness, con numerose attrezzature in grado di consentire ai fruitori un articolato percorso fisico; per gli amanti del basket, servito da un canestro. E vi sono ancora: tre tipi di tavoli, rispettivamente per il ping-pong, gli scacchi e il pic-nic; l’area dedicata alla lettura con un’apposita cassetta a doppio ripiano per i libri funzionale all’attività di “bookcrossing”; elementi di arredo, quali portabiciclette, cestini gettacarte e per le deiezioni canine; nuove dotazioni di verde, tra elementi arborei, conifere o latifoglie, arbusti in vaso, piante e siepi. I percorsi sono pavimentati a basso impatto ambientale e dotati di impianto d’illuminazione.
«Questa giornata di festa - ha detto Minerva - è una giornata straordinaria in cui portare questa fascia mi riempie il cuore di orgoglio. Non riesco a contare tutte le volte in cui mi è stata segnalata la mancanza di un parco per i bambini, per allenarsi, per una passeggiata di innamorati. Mantengo una promessa fatta ai bambini: doniamo questo luogo prima di tutto ai più giovani, che non dovranno spostarsi in altre città per vivere un parco che oggi diviene un luogo dove costruire la comunità».
Le dotazioni del parco e le esperienze di danneggiamenti in città non inducono all’ottimismo. «Stiamo provvedendo all’installazione del sistema di videosorveglianza - ha concluso Minerva, - ma mi auguro che la protezione sociale che daremo al nostro parco sarà la stessa che diamo alle nostre case: perché questo parco è di ognuno di noi».