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Un porto turistico a Sant’Isidoro: «Sfida che non si può perdere»

 
Stefano Manca

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Stefano Manca

Un porto turistico a Sant’Isidoro: «Sfida che non si può perdere»

Il sindaco Mellone: «Non si realizzerà un’opera a dispetto del paesaggio»

Sabato 23 Aprile 2022, 10:56

Porto turistico, si punta su Sant’Isidoro. Una società ha chiesto la concessione e Regione e Comune sono al lavoro su uno studio di fattibilità in un’area di 51mila metri quadri.

La società in questione è la copertinese Jolly Mare srl della famiglia Calasso, che ha chiesto alla Regione Puglia il rilascio di una concessione demaniale marittima allo scopo di realizzare un porto turistico a Sant’Isidoro. La durata della concessione richiesta è di venti anni e la domanda è stata acquisita dalla Regione il 27 gennaio scorso. Come da regolamento, la Regione ha pubblicato la domanda tramite un avviso sul proprio bollettino ufficiale e lo stesso ha fatto il Comune di Nardò sul proprio albo pretorio. I contorni dell’iniziativa sono stati al centro di un incontro due giorni fa tra il sindaco Pippi Mellone e l’assessore regionale allo Sviluppo Economico Alessandro Delli Noci. «Credo che dopo cinquant’anni di chiacchiere improduttive - ha detto il primo cittadino - sia arrivato il tempo di un porto turistico a Nardò. Per questo seguiamo con molta attenzione l’iter per una concessione demaniale marittima a questo scopo. Ne parliamo da mesi con gli uffici della Regione e io stesso ho affrontato la questione con l’assessore Delli Noci». Mellone gioca d’anticipo e tenta di bloccare sul nascere eventuali polemiche circa danni all’ambiente e al paesaggio. Poco meno di un decennio fa, infatti, nacquero polemiche di questo tipo attorno all’ipotesi di un porto proprio a Sant’Isidoro. «A scanso di equivoci - prosegue il sindaco - non si realizzerà un mega porto a dispetto del paesaggio e di un contesto meraviglioso, ma sarà una chiara scelta di riqualificazione di un profilo e di adattamento di un tratto di costa a sito per la nautica da diporto. Frutto della sinergia tra pubblico e privato e senza dubbio opportunità fondamentale per Nardò e il Salento». La sfida con lo sguardo rivolto al Mediterraneo e non solo, sembra quindi essere raccolta. «Un territorio a vocazione turistica come il nostro - dichiara Mellone - non può perdere la sfida della portualità, già ampiamente raccolta da Croazia, Montenegro o Albania, che ci stanno sottraendo fasce di turismo privilegiato. Per Sant’Isidoro, poi, sarebbe una svolta senza precedenti, la migliore notizia possibile dopo il finanziamento da un milione e 300mila euro per il nuovo lungomare, i cui lavori sono ai nastri di partenza».

Tornando infine all’aspetto burocratico, nei prossimi novanta giorni è possibile consultare la domanda e lo studio di fattibilità, depositati presso la sede del Servizio Demanio Costiero e Portuale della Regione, ma anche presentare domande concorrenti, nonché osservazioni e opposizioni che saranno valutate ai fini del provvedimento finale. Al termine sarà la Regione Puglia ad avviare il procedimento per il rilascio della concessione demaniale dopo la valutazione di una serie di criteri che vanno dall’idoneità del progetto alla valorizzazione turistica ed economica del bene demaniale; dal grado di impatto dell’opera su paesaggio e ambiente alla sostenibilità economico-finanziaria e al soddisfacimento della domanda diportistica.

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