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Lecce: maxi evasione fiscale, in 34 rischiano il processo

 
Linda Cappello

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Linda Cappello

Tribunale di Lecce

Al via l’udienza preliminare, una commercialista accusata di aver frodato l'erario per 5 milioni

Lunedì 14 Marzo 2022, 10:55

LECCE - Una maxi evasione fiscale ed episodi di bancarotta per quasi cinque milioni di euro e 34 imputati che rischiano di finire sotto processo. Il sostituto procuratore di Lecce, Donatina Buffelli, ha chiesto il rinvio a giudizio per due professionisti ed un folto gruppo di imprenditori locali beneficiari del meccanismo fraudolento. Sono accusati, a vario titolo, di truffa ai danni dello Stato ed evasione fiscale.

Secondo il quadro accusatorio, artefice del raggiro sarebbe stata la commercialista Anna Rita Gabellone, 56 anni, di San Cesario, che nel settembre scorso è stata sottoposta alla misura interdittiva della sospensione dall’esercizio della professione per la durata di sei mesi. La professionista in alcune occasioni avrebbe agito con la complicità del consulente del lavoro Vito Foggetti, 56 anni, anche lui di San Cesario.

L’inchiesta, condotta dai militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza, è stata avviata nel 2020 in seguito ad una segnalazione dell’Agenzia delle Entrate. Le condotte contestate agli imputati nella richiesta di rinvio a giudizio sono diverse e riguardano, in particolare indebite compensazioni d’imposta con crediti inesistenti, utilizzo o emissione di fatture per operazioni inesistenti, truffe ai danni dello Stato, cessione di quote societarie fittizie (società formalmente regolari cedute a numerosi prestanome operanti nel Napoletano e utilizzate per il ricorso illecito al credito bancario), reati fallimentari (bancarotta e distrazione del patrimonio aziendale).

Il complesso sistema di truffa ipotizzato dai finanzieri sarebbe stato attuato principalmente attraverso la compensazione di imposte dovute con crediti inesistenti, che di fatto hanno neutralizzato per anni l’azione di recupero delle somme da parte del fisco a titolo di Iva, Irap contributi previdenziali e ritenute Irpef operate a carico dei dipendenti.

I soggetti e le imprese coinvolte nella vicenda sono per la maggior parte operanti nel territorio salentino, e il danno accertato stando ai conteggi effettuati dal 2015 fino al 31 dicembre 2018, ammonterebbe a 4.996.137,46 euro. Gli investigatori delle Fiamme gialle hanno acquisito ed esaminato un’enorme mole di documenti contabili, nonchè di modelli F24.

L’udienza preliminare si apre oggi a Lecce al quarto piano di Palazzo di Giustizia davanti al gup Cinzia Vergine. Toccherà al giudice valutare la fondatezza l’ipotesi accusatoria ed eventualmente emettere decreto che dispone il giudizio.

Fra le persone offese risultano le Agenzie delle Entrate di Lecce e Bari e la curatela fallimentare della cooperativa Leversalento, un’impresa di costruzioni poi fallita per la quale la Gabellone aveva svolto consulenza fiscale tramite la società «Lavoro e Fisco Srls», a lei riconducibile.

Gli imputati sono difesi dagli avvocati Francesco Vergine, Andrea Starace, Rita Ciccarese, Luigi ed Alberto Corvaglia, Cristian Quarta, Francesco Palmieri, Alessandro Stomeo e Stefano Pati.

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