LECCE - Tredici ambasciatrici per la riforestazione del paesaggio salentino colpito dalla Xylella. Una rete di donne pronte a sostenere la riforestazione del paesaggio salentino colpito dalla Xylella ha inaugurato oggi il «Parco delle Donne di Olivami», l’associazione che ha lanciato l’adozione a distanza degli ulivi.
Nel Parco di Carpignano Salentino ogni ulivo porterà il nome di una donna, non solo di chi lo adotterà ma anche di chi riceverà un albero in dono e di chi vorrà ricordare le donne vittime di mafia, violenza, disparità di genere che hanno lottato per la libertà, la verità e la giustizia.
Le prime a sostenere l’iniziativa hanno ricevuto stamane nel Frantoio Alèa di Martano la consegna della certificazione della pianta adottata con il proprio nome.
Sono donne che ogni giorno si impegnano nell’attività amministrativa dei comuni salentini: Adriana Poli Bortone presidente Euromed, agenzia per il patrimonio culturale euro mediterraneo; Filomena D’Antini, consigliera di parità Provincia di Lecce; Monica Gravante sindaca di Giurdignano; Antonella Tremolizzo, vicesindaca di Martano; Maria Grazia Sodero vicesindaca di Nardò; Giusy Doria e Anna Elisa Prete, assessore di Melendugno; Federica Nuzzaci, assessora di Arnesano; Antonella Bray, assessora di Calimera; Annamaria Caputo, consigliera di Zollino; Alessandra Provenzano, consigliera di Zollino; Caterina Carangelo, consigliera di Melissano; Angela Neri, consigliera pari opportunità di Surbo; Claudia Pascali, consigliera di Lizzanello.
«Un modo non rituale e nuovo, un’idea originale e legata al nostro territorio - ha spiegato Adriana Poli Bortone - per sottolineare le radici profonde che legano la donna a questa terra e al grido di dolore che si è levato nel vedere sradicare gli alberi di ulivo. Ecco perché ci faremo ambasciatrici di questo messaggio e del progetto di Alessandro Coricciati, perché vogliamo riprendere la nostra identità, quella di una terra amata e restituita al paesaggio». La sindaca Gravante ha evidenziato questo «momento di rinascita e di impegno coraggioso». «Se pensiamo - ha aggiunto che gli uomini hanno chiesto il nostro aiuto e lavoreranno insieme alle donne per la ricostruzione del paesaggio salentino».
La consigliera di parità della Provincia D’Antini ha ribadito l'impegno «a creare intorno alla rinascita dell’ulivo nel Salento anche la rinascita dell’azione di accoglienza per le profughe di guerra. L’ulivo simbolo di pace non solo tra paesi lontani ma anche tra realtà vicine chiamate a collaborare per la riforestazione della nostra amata terra».
La festa delle donne, ha osservato i presidente Coricciati, «è occasione per costruire anche una rete di solidarietà per i rifugiati ucraini. Per questo domani 8 marzo invieremo i primi 100 litri di olio alle mense dei centri d’accoglienza di Puglia».
Prossimo obiettivo dell’associazione «Olivami» è coinvolgere nella rete delle donne anche le rappresentanti istituzionali della Regione Puglia.