Lecce - La statua originale di Sant'Oronzo non svetterà più in piazza. La sostituirà una copia, e per accelerare i tempi il Comune sta già organizzando una campagna di donazioni.
Ad anticipare la notizia è il sindaco Carlo Salvemini con un post su Facebook, all'indomani dal danneggiamento di un'altra statua del patrono, quella che troneggia sul Porta Rudiae e che ieri pomeriggio è stata colpita da un fulmine.
«La statua che per secoli è stata collocata sulla colonna di Piazza Sant’Oronzo sarà musealizzata - spiega Salvemini - come da indicazioni fatte pervenire al Comune, già nel giugno del 2019, dal Ministero per i Beni Culturali attraverso la Soprintendenza».
Oggi il restauro conservativo della statua è terminato. Un lavoro difficile dovuto al deterioramento della struttura interna, realizzata in legno, causato dalla pioggia. A nulla era servita la lamina metallica applicata in più punti già negli anni '80, in un precedente restauro. Adesso «gli enti a tutela del patrimonio culturale vietano espressamente» la ricollocazione all'aperto. Farlo «significherebbe condannarla a subire un ulteriore processo di deterioramento, andando a compromettere un bene culturale e un simbolo della città dal valore inestimabile che va invece preservato».
La copia, come già concordato con la Curia e seguendo le indicazioni della Soprintendenza, sarà progettata sulla base di un laser scanner, rispettandone le dimensioni, la volumetria e la resa estetica. L'originale sarà inizialmente collocata a Palazzo Carafa e resa accessibile in modo permanente con adeguata struttura.
«Per sostenere le spese di realizzazione della copia e la sistemazione della statua originale - spiega il sindaco - lanceremo con la Curia una pubblica sottoscrizione attraverso lo strumento dell’Art Bonus, che consente di effettuare donazioni in favore di enti pubblici finalizzate alla conservazione dei beni culturali: ciascun cittadino potrà contribuire a questa impresa, avendo la possibilità di legare il proprio nome a quest’opera, con una azione che per moltissimi assumerà un forte valore devozionale. Mi piacerebbe - conclude Salvemini - che la festa di Sant’Oronzo 2021 segnasse il completamento di questo percorso».