L’ex pm Antonio Savasta avrebbe tentato di estorcere 350mila euro all’imprenditore barlettano Giuseppe Dimiccoli per chiudere le controversie sulla masseria «San Felice» di Bisceglie in cui i due erano soci e per evitare che proseguisse una «persecuzione giudiziaria» ai suoi danni. È per questo che la Procura di Lecce ha notificato all’ex magistrato tranese un nuovo avviso di conclusione delle indagini, in cui ipotizza - a carico suo e di altre due persone - il reato di tentata concussione: la «stangata» - secondo la pm Roberta Licci - non andò a buon fine perché Dimiccoli si presentò dai carabinieri.
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