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Lecce: «Assediati dai piccioni, fra disagi e cattivi odori serve garantire l’igiene»

 
Redazione Lecce

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Lecce, «Assediati dagli uccelli fra disagi e cattivi odori serve garantire l’igiene»

Le chiome degli alberi offrono riparo agli stormi che sporcano marciapiedi parcheggi e balconi delle abitazioni. Si chiedono adeguate potature e interventi di pulizia per eliminare gli escrementi ed assicurare il decoro

Martedì 01 Settembre 2020, 14:57

L’«assedio» stagionale di migliaia di uccelli si è ripresentato puntuale in via Zanardelli e via Oberdan, rinnovando il disagio di residenti e commercianti. Un problema non nuovo, legato ai periodici spostamenti di fitti stormi che trovano riparo tra le fronde degli alberi, predilgendo proprio quelle varietà che sono presenti nell’area del “quadrilatero”, fra le vie Oberdan, Zanardelli, Imbriani e Trinchese.

Una chiassosa invasione che si ripete quotidianamente, ma che è sicuramente l’aspetto più trascurabile del problema che in questi giorni di fine estate assilla famiglie, commercianti, dipendenti di banche e uffici che vivono e lavorano in quel tratto di strada.

Il disappunto, fanno sapere, è legato soprattutto alla situazione igienica, cui fino ad ora non si è trovato alcun rimedio efficace. Sul marciapiede e sugli gli spazi della sosta, tra le strisce blu, “piovono” escrementi che si accumulano a terra, formando uno strato uniforme davanti agli ingressi delle palazzine, dei negozi, degli uffici e di una frequentatissima filiale bancaria. Un disagio si presenta anche su alcune finestre e balconi di abitazioni private, costringendo i condomini a coprire e ripulire costantemente le superfici per evitare problemi igienici. E c’è chi deve tenere le finestre ermeticamente chiuse o chi - come alcuni negozianti - gettano secchiate d’acqua davanti agli ingressi per ripulire alla meglio il passaggio.

«Il problema - spiegano i residenti - era stato in parte risolto con la potatura delle chiome degli alberi, il che aveva costretto gli uccelli a spostarsi in altre aree urbane meno popolate. L’ultimo intervento di potatura, più volte sollecitato, è stato effettuato circa due anni fa. Ma ora le chiome sono di nuovo folte ed il fenomeno si sta ripresentando».

La preoccupazione è che con il rientro dalle ferie e la ripresa di molte attività la situazione di disagio possa peggiorare. Da qui, la richiesta di interventi di rimonda delle chiome ma soprattutto «interventi di pulizia che garantiscano decoro e adeguati livelli di igiene».

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