Sabato 06 Settembre 2025 | 18:34

Melpignano: Taranta, suoni e riflessioni in attesa del programma in tv

 
Gloria Indennitate

Reporter:

Gloria Indennitate

Melpignano, Taranta, suoni e riflessioni

Amarezza per l’assenza dei pizzicati nella prima Notte anti-covid

Lunedì 24 Agosto 2020, 10:30

Melpignano - Cronaca di una Notte in vista della Notte in tv. Un effetto stranissimo quello di camminare la sera del Concertone più atteso dell’estate italiana in una Melpignano «spettrale» tra varchi, prevarchi, new jersey, polizia, carabinieri, addetti alle transenne, termoscanner, controllo liste accreditati e braccialetti. Norme anticovid docet. «Signora, come si sta senza il pubblico della Notte della Taranta?». «Male - risponde - almeno vediamo tanta gente, in paese c’è poco, a noi piace, non ci ha mai dato fastidio». Questo lo stato d’animo sabato scorso nelle vie del paese griko.

Una serata comunque durata circa cinque ore. Misurazione della temperatura per tutti, poi la scaletta, fermata e ripresa più volte, imbastita dal maestro concertatore Paolo Buonvino. Ogni tanto i musicisti dell’Orchestra popolare Ndt e dell’Orchestra Roma Sinfonietta applaudivano le esecuzioni, come le Fimmene Fimmene di Gianna Nannini, che da vera primadonna imperversava dal palco al pianoforte. Meravigliosa la scenografia dettata dal convento degli Agostiniani con la facciata della della chiesa barocca investita a turno dai colori diversi. Punto di merito all’eleganza delle luminarie Marianolight poste ad angolo del palco minimale con la forma di un tamburello di Giancarlo Sforza, impensabile così basso quando di fronte ci sono gli indiavolati della pizzica, e perciò unico. Non c’erano Diodato («Beddha ci dormi») e Mahmood («Sabri Du Adil»), che avevano già concluso il loro lavoro «televisivo» alle prove generali di venerdì. Delusione fra i presenti che in attesa di venerdì 28 agosto per la messa in onda alle 22.50 su Rai 2 dovranno accontentarsi di qualche sparuto video o delle interviste rilasciate dal tarantino e dal trapper in questi giorni. Carismatico come sempre Sergio Rubini, voce narrante del programma, che non ha lesinato gustose battute ai tecnici prima delle registrazioni.

Sul versante parterre, un centinaio di posti a sedere per gli operatori della comunicazione, ben distanziati dal palco e qualche ospite dell’organizzazione. A far gli onori di casa il sindaco Ivan Stomeo e il presidente della Fondazione Ndt Massimo Manera. Avvisati Paola Balducci, l’attrice Vanessa Scalera («Imma Tataranni», fiction Rai), don Emanuel Riezzo, segretario dell’arcivescovo di Lecce Michele Seccia, l’assessore regionale Loredana Capone. E dopo un po’ di anni si è rivisto Sergio Blasi, co-fondatore nel 1998 dell’evento.
Defilati e discreti i passaggi di Maria Grazia Chiuri, direttrice creativa di Dior, che, per la gioia degli artisti e delle artiste, ha realizzato gli abiti della Taranta più inaspettata nella storia dei suoi 23 anni. In giro per lei ancora una volta il regista Edoardo Winspeare.

La liturgia comunque si è consumata, ma è già cominciato il conto alla rovescia per assistere ai 90 minuti della Ndt in tivù. La Notte della Taranta è un progetto culturale per la valorizzazione della pizzica sostenuto da Regione Puglia, Unione dei Comuni della Grecìa salentina, Istituto di ricerca Diego Carpitella con la collaborazione di Puglia Promozione e Apulia Film Commission. Un progetto portato avanti con caparbietà anche e soprattutto per il lavoro di tanti artisti, tecnici e di chi opera nel mondo dello spettacolo. Non dimentichiamolo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)