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Benessere e fisioterapia, l'Ordine dei Medici supporta il progetto «Il mare di tutti»

Benessere e fisioterapia, l'Ordine dei Medici supporta il progetto «Il mare di tutti»

 
MONICA CARBOTTA

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MONICA CARBOTTA

Benessere e fisioterapia, un «mare» di solidarietà

Portato avanti dall'associazione Sunrise Onlus di Borgagne, consente alle persone affette da gravi patologie di andare al mare

Martedì 11 Agosto 2020, 11:55

Mare e fisioterapia per disabili. Sull’onda della solidarietà l’ordine dei medici leccese fa rete per supportare il progetto “Il mare di tutti” dell’associazione Sunrise onlus di Borgagne. Una delegazione del direttivo dell’omceo domenica scorsa ha trascorso la giornata al lido Coiba di San Foca nella marina di Melendugno per condividere e tracciare le linee guida di questa nuova collaborazione volta a prendersi cura dei pazienti affetti da patologie croniche. Un prendersi cura che non tralascia l’aspetto terapeutico della gioia di vivere che il mare contagia senza alcun danno. Persone spesso relegate a casa che da anni vedevano il mare solo in tv ora possono consentirsi un piacere spesso negato dalla loro difficile condizione. La delegazione dell’Ordine dei medici ha visto schierati tra gli altri il presidente Donato de Giorgi, il suo vice Gino Peccarisi, i consiglieri Nicola Ciannamea, Antonio Zecca, Salvatore Caggiula (presidente commissione Albo Odontoiatri) e Daniela Fusco. Insieme alla presidente dell’associazione Maria De Giovanni i camici bianchi si sono confrontati sulle dinamiche degli interventi che garantiranno non solo conforto, ma fisioterapia in un contesto fuori dall’ordinario dedicata a persone con patologie neurologiche tra cui sclerosi multipla e SLA. «Siamo felici di essere al vostro fianco - ha esordito De Giorgi – questa collaborazione è per noi l’opportunità di aiutare ad aiutare; fondamentale prendersi cura delle malattie croniche: si tratta di una nuova condizione a cui la persona è costretta ad abituarsi. Promuovere questi progetti ci rende protagonisti tutti insieme, al fianco di chi ha bisogno. Non solo psicologicamente ma proprio fisicamente: infatti non è facile far fare un bagno e - come in questo caso - la fisioterapia a mare, e tutto il contorno deve essere organizzato minuziosamente in un ogni singolo dettaglio, proprio per la sicurezza. Progetti come il mare di tutti devono essere supportati e aiutati a crescere perché ogni giorno si vedono grandi risultati». A fargli da eco Maria de Giovanni che si è dichiarata «onorata di avere al nostro fianco l’Ordine dei Medici perché solo grazie alla sinergia ed alla collaborazione si possono raggiungere grandi risultati. Quest’anno con il COVID stiamo eseguendo le terapie sia la mattina che la sera, ma per noi qui al mare in realtà vi è la possibilità di regalare la felicità di questo bene grandissimo a persone che non ci vanno da decine di anni; se poi - come abbiamo voluto - il binomio è ’mare e fisioterapia’, il successo di questo grande progetto è garantito: persone felici di vivere, finalmente, perché questo dà il mare». Immaginare cosa possa rappresentare la sensazione che offre il trovarsi a mare per una persona relegata in casa da anni non è semplice, ma certamente è un dono prezioso che rammenta quali grandi benefiche implicazioni possa avere un piccolo impegno individuale per la gioia ed il benessere del prossimo. Una squadra di specialisti, medici, fisiatri, fisioterapisti, psicologi, infermieri e volontari formati nelle patologie neurologiche assistono questa bagnanti davvero speciali. Il nuovo patto sancito con l’Omceo leccese non farà altro che accrescere i benefici di un servizio offerto alla collettività. Chiunque volesse partecipare può scrivere alla mail sunriseonlus@hotmail.com oppure chiamare il 327 200 33 95.

La lezione di coraggio di Paolo e Maria contro la Sla e non solo (di Gino Peccarisi - vicepresidente Ordine dei Medici di Lecce e provincia)

Quando si perde “uno dei sorrisi più belli” si è emotivamente coinvolti, pur non conoscendo i protagonisti. Un giovane che da anni combatteva con coraggio e tenacia, Paolo Arnesano, è stato sconfitto a soli 38 anni dal male che ha cancellato la sua voglia di vivere.

Paolo era noto per la battaglia che combatteva in prima linea contro la Sla, da quando la malattia era parte della sua vita. Aveva creato l’Associazione Smile per invitare all’impegno corale perché le patologie non possono essere affrontate con la sola solidarietà. La ricerca non può essere appannaggio dell’altruismo, ma inserita nei programmi di una società civile, al passo con le evoluzioni della globalizzazione, sempre più vulnerabile e inerme dinanzi alla tecnologia pronta a svelare anzitempo le malattie che incalzano, sempre meno rare e in aumento.

Abbiamo focalizzato le attenzioni sulla pandemia mentre le comuni malattie continuano ad imperversare. I pronto soccorsi sono affollati e i posti letto nei reparti, ridotti per il Covid 19, che continua ad allarmare, riducono di fatto la possibilità della cura nelle corsie ospedaliere.

Discrepanze e diseguaglianze riaffiorano ed evidenziano le carenze di una sanità nata equa, solidale e democratica. L’imprevisto è sempre in agguato accentuato da un mondo globale che ha ridotto le distanze grazie ai rapidi mezzi di comunicazione e agli spostamenti di grandi masse di popolazioni.

Maria De Giovanni (presidente dell’associazione Sunrise-ndr) con la sua notorietà aveva stimolato la voglia di un diretto rapporto. Quando Donato De Giorgi, ottimo presidente dell’OMCeO Lecce, ha stabilito un contatto, la possibilità del coinvolgimento della categoria ha reso possibile future collaborazioni. Nel lido Coiba, Maria ci ha trasmesso messaggi profondi, carichi di significato e coraggio. Lei, tenace combattente mai doma, è impegnata nel sociale con il progetto «Il Mare di Tutti».

Le fu conferito l’Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana per il suo impegno nel sociale. Mi chiedo se possa essere soddisfacente per le istituzioni sentirsi appagate assegnando meriti senza impegnarsi attivamente per quella percentuale di popolazione afflitta da patologie che, nascoste dietro le quinte, possono interessare chiunque. L’Ordine dei Medici non poteva rimanere insensibile ed ha colto l’appello, incontrando la giornalista di Borgagne (Le), direttrice del sito Salento donna. Aiuta tante persone bisognose nella sua quotidianità, convive con la sclerosi multipla ed è autrice di due libri autobiografici, «Sulle orme della sclerosi multipla», e «La Rinascita». Con il progetto Il Mare di Tutti, si propone di aiutare le persone disabili permettendo loro di poter usufruire della fisioterapia a mare. Colpisce la sua pacata rassegnazione e la convivenza con un morbo che più che deprimerla alimenta la sua voglia di vivere. Quando momenti di debolezza ne bloccano l’agire il tempo successivo moltiplica le energie e la rende esempio di come un uomo non possa mai essere domo. Se il nutrimento ai muscoli è deficitario e la atrofia in agguato, le capacità cognitive e sensoriali rimangono integre, pronte a stimolare l’impegno per una comune battaglia che deve essere vinta. Insieme a Maria, insieme alla scienza, insieme da stimolo per una politica miope, per renderla pronta all’impegno comune per un SSN che non deve mai perdere le sue caratteristiche iniziali: Universalità, uguaglianza ed equità. La ricerca e la lotta globale contro ogni patologia è l’obiettivo da perseguire perché in qualunque momento si può esserne vittime. Non bisogna essere bersagli per sentirsi arruolati in una battaglia di civiltà contro le malattie che mettono in crisi il benessere generale motore nella vita, l’unica possibile concessa.

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