GALLIPOLI - Aprirà presto gli ombrelloni il Lido Rivabella. Fino ad ora chiuso a causa del sequestro preventivo disposto, nell’aprile scorso, dal giudice delle indagini preliminari Cinzia Vergine, può ora avviare l’attività in forza di due successivi provvedimenti disposti dalla magistratura. Va detto in premessa, che alla concessionaria del Lido Rivabella, situato sul litorale nord cittadino all’altezza dell’omonima località residenziale, erano stati contestati la non facile amovibilità del manufatto realizzato sulla spiaggia ed il suo mancato smontaggio al termine della scorsa stagione balneare. Ciò aveva motivato la contestazione di occupazione abusiva di demanio marittimo.
Nelle scorse settimane, il Tribunale del riesame di Lecce aveva disposto il dissequestro dell’area, accogliendo parzialmente l’istanza presentata dai legali della titolare, gli avvocati Leonardo Maruotti e Carlo Viva. Erano pertanto rimasti i sigilli apposti alla struttura. Ora, il Pubblico ministero Alessandro Prontera ha accolto l’istanza presentata dagli stessi legali e pertanto il lido potrà riaprire i battenti. Una buona notizia, sicuramente per l’azienda e per i dipendenti, ma non solo.
Il risvolto positivo, infatti, riguarda anche l’offerta di spiagge attrezzate e organizzate secondo i canoni di sicurezza sanitaria che hanno fatto ridurre, dal 20 al 40 per cento a seconda dello stato dei luoghi, la disponibilità di ombrelloni, lettini e affini. A ciò si è aggiunto il fatto che all’avvio della stagione sono mancati all’appello tre lidi, senza considerare il Samsara chiuso per le pregresse, note contestazioni. Sono infatti ancora sotto sequestro, sul litorale sud cittadino: il lido Zen, per motivi più articolati e complessi rispetto a quelli del Lido Rivabella; e il lido Zeus, con contestazioni invece simili. E’ ipotizzabile che i prossimi giorni portino novità anche su tale versante.