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Taviano, 69enne abusa di ragazzini in casolare: arrestato.
Fu coinvolto in estorsione a genitori bimbo scomparso

 
Redazione online

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Taviano, 69enne abusa per un anno di alcuni ragazzini in un casolare: arrestato

Sono in corso ulteriori accertamenti per stabilire se nella "rete" dell'arrestato in passato siano finite altri ragazzi. Il presunto pedofilo è rinchiuso nel carcere di borgo san Nicola a Lecce

Martedì 11 Febbraio 2020, 09:59

15:49

LECCE - I carabinieri hanno arrestato un uomo di 69 anni residente in un comune del Salento con le accuse di violenza sessuale continuata e ripetuta ai danni di minorenni, e realizzazione continuata di materiale pedopornografico. Il provvedimento cautelare è stato emesso dal gip del Tribunale di Lecce, a conclusione delle indagini dei militari del nucleo investigativo del comando provinciale di Lecce, scattate dopo la denuncia di un genitore di un minorenne, che insieme ad altri coetanei, aveva avuto frequentazioni con l'anziano in un casolare nella sua disponibilità. Lì il genitore aveva sorpreso l'uomo compiere atti sessualmente espliciti.

Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore del Tribunale di Lecce, Stefania Mininni, hanno accertato, nonostante l'iniziale reticenza di alcuni minorenni (alcuni dei quali con meno di 14 anni), che gli atti sessuali ai danni di diversi ragazzi minori erano avvenuti in diverse occasioni a partire da gennaio 2018 fino ad aprile 2019, con il coinvolgimento anche di altri giovanissimi.

Inoltre è stata acclarata anche la cessione di materiale pedopornografico. Sono in corso ulteriori accertamenti per stabilire se nella "rete" dell'arrestato in passato siano finite altri ragazzi. Il presunto pedofilo è stato rinchiuso nel carcere di borgo san Nicola a Lecce.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, l'uomo era nel mirino dei militari già dall'ottobre scorso. Gli erano stati sequestrati il computer e apparecchi multimediali in un’inchiesta su un giro di pedopornografia. Si tratta dello stesso uomo che era stato arrestato una quarantina di anni fa per tentata estorsione perché telefonava ai genitori di Mauro Romano, un bimbo di sei anni scomparso a Racale (Lecce) il 20 giugno 1977, chiedendo loro denaro in cambio di notizie sul figlio.

In questa indagine, coordinata dal pm Stefania Mininni, sarebbero stati ricostruiti diversi abusi, nonostante la reticenza delle giovanissime vittime, anche sotto i 14 anni, dal gennaio 2018 fino allo scorso aprile, ripagati con piccoli regali, compiuti in un casolare nella disponibilità di A.S.. Per lui è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal Gip di Lecce.

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