LECCE - La donna 43enne ricoverata ieri sera al Policlinico di Bari per accertamenti, non è affetta da Coronavirus. Lo conferma il capo dipartimento Salute della Regione Puglia, Vito Montanaro. La 43enne salentina era tornata in Italia il 18 gennaio scorso da Guangzhou, in Cina, dove vive e lavora. Ieri è andata all’ospedale Vito Fazzi di Lecce perché aveva mal di gola. «Per prudenza e a tutela della salute collettiva - spiega Montanaro - sono state eseguite le necessarie indagini risultate allo stato negative».
Montanaro ricorda che «la Regione Puglia ha istituito una task force dedicata ed elaborato un protocollo operativo che consente di gestire ogni situazione. E’ importante ricordare che il diario di viaggio e di vita di relazione sono elementi fondamentali per valutare i casi».
IL RICOVERO - Si tratta di una donna 43enne, residente a Ruffano, in Salento. Lo conferma il capo dipartimento Salute della Regione Puglia, Vito Montanaro. La donna è rientrata lo scorso 18 gennaio da Wuhan, in Cina. Nel pomeriggio di ieri è andata all’ospedale Vito Fazzi di Lecce con febbre, tosse e difficoltà respiratorie. Scattato il protocollo di sicurezza, la donna è stata portata a bordo di un’ambulanza al Policlinico di Bari dove è stata messa in isolamento.
Al policlinico la donna è stata sottoposta alle indagini del laboratorio di Epidemiologia molecolare e Sanità pubblica dell’unità di Igiene. Ulteriori prelievi sono stati inviati all’Istituto nazionale per le Malattie infettive Spallanzani di Roma.
EMILIANO: INSEDIATA UNA TASK FORCE - «La Regione Puglia ha insediato la task force per il coronavirus coordinata dal direttore del dipartimento Salute Vito Montanaro. La task force ha provveduto a varare ed inoltrate tempestivamente a tutte le direzioni strategiche un protocollo operativo - attivo dallo scorso lunedì - per la gestione di possibili casi sospetti di infezione da nuovo coronavirus». Lo comunica il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che oggi pomeriggio ha partecipato, in collegamento da Bari, alla riunione convocata dal capo dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli.
«Anche l’Ordine dei medici - ha aggiunto Emiliano - ha ricevuto il protocollo. Perciò, per qualsiasi dubbio, tutti i cittadini possono rivolgersi ai propri medici di famiglia o pediatri».