LECCE - Coppia beccata su un'auto rubata, avevano in casa ogni tipo di droga. Per evitare il carcere lei si sarebbe finta incinta. Scattate le manette per un leccese di 30 anni e la sua compagna di 42 anni. Entrambi vecchie conoscenze delle forze dell’ordine, erano finiti nei guai già a maggio e sempre per spaccio. Le manette, in quella circostanza, erano scattate solo per lui, mentre la donna di Campi Salentina, se l’era cavata con una denuncia a piede libero.
Sui due, visti i recenti trascorsi, si era evidentemente concentrata da tempo la lente dei militari. Tanto che ieri sera, quando li hanno visti passare a bordo di una Daewoo Matiz nei pressi di piazzale Rudiae, in città, carabinieri della Sezione radiomobile hanno pensato bene di fermarli. E già sono iniziati i guai, semplicemente dalla lettura della targa: l’autovettura era stata rubata il 17 giugno scorso. Da qui, la prima imputazione, per ricettazione, oltre che di guida senza patente per il 30enne-
E non è finita lì, perché i militari hanno deciso di fare anche una visita a domicilio, visto che già quattro mesi addietro avevano bloccato la coppia con eroina e cocaina, dove hanno trovato ben 59,63 grammi di eroina, 1,80 di cocaina e non solo, anche 45,45 di marijuana e 9,75 di hashish, tutto suddiviso in dosi.
Recuperato anche il materiale per confezionamento e il denaro, 3mila e 530 euro che sono stati sequestrati. Più che un sospetto il fatto che si tratti di guadagno derivante dallo spaccio. Ed ecco, quindi, la seconda imputazione, per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, seguita anche da una terza: furto. Già, perché, continuando a rovistare per casa, i carabinieri hanno anche scoperto la manomissione del contatore di energia elettrica, per fruirne senza pagare la bolletta. Il danno all’Enel è da quantificare.
La 42enne, a quel punto ha tentato la carta disperata dello stato di gravidanza. Ma dopo un accertamento al “Vito Fazzi” che ha smentito la sua dichiarazione è stata portata in carcere assieme al compagno.