TRICASE - Legion d'onore a Maria Grazia Chiuri. Una salentina sul tono di Francia. Ed è una salentina doc, ai vertici della maison Dior. Le radici in Terra d’Otranto le deve al padre, tricasino, «che se n’è andato a 59 anni - ricorda la stilista - il mio primo incontro, forte, con la morte. Lui era un uomo in forma, energico, vitale, positivo, che mi ha insegnato a vivere».
L'alta onorificenza le è stata consegnata lunedì sera, a nome del presidente della Repubblica francese, da Marlène Schiappa, segretaria di Stato per le pari opportunità. Si tratta della più alta onorificenza che la Francia attribuisce ai suoi cittadini, ma anche a personalità straniere che si siano particolarmente distinte nel proprio campo.
È partita da una bottega di sartoria di Tricase, Maria Grazia Chiuri, per arrivare sul tetto del mondo: prima presidente donna della prestigiosa maison Christian Dior; e ora prima stilista donna nel mondo della moda italiana a ricevere la Legion d'Onore per la sua visione creativa della moda e della haute couture, che contribuisce al prestigio della Francia e della maison nel mondo.
È la parabola vincente di madam Chiuri, nata a Roma, ma tricasina di sangue paterno: il padre si trasferì dal Salento a Roma per lavoro (era un militare). E a Tricase la stilista intende ripiantare le sue radici: ha, infatti, acquistato, e sta ristrutturando, l’antica casa nobiliare della famiglia Sparasci in piazza Sant’Andrea a Caprarica del Capo, uno dei rioni più popolosi di Tricase.
Proprio di suo padre, la Chiuri ama ricordare: «Mi ha sempre detto: “prova, e se va male torna a casa”. Credo davvero sia importante provare e verificare se una cosa ti piace oppure no. Io, per esempio, ho provato a suonare il pianoforte, ma non sono portata e ho lasciato perdere».
«Mi sforzo di essere attenta al mondo e di creare una moda che assomigli alle donne d’oggi. Una moda che le accompagni nelle loro trasformazioni, per sfuggire alle categorie stereotipate maschile/femminile, giovane/meno giovane, ragione/sentimento, che peraltro presentano aspetti complementari», ha spiegato la designer affermando la forza della singolarità e del libero arbitrio al di là dei generi e delle differenze.
Oggi la stilista si divide tra Parigi e Roma dove vivono il marito Paolo e il figlio e Londra dove invece risiede la figlia Rachele. Proprio i figli fanno da ispirazione alla mamma che ha dichiarato: «le ventenni sono il futuro». La stilista, infatti, osserva il loro stile, più moderno e culturalmente consapevole rispetto alla generazione precedente e si fa guidare da loro per la sue creazioni.