GALLIPOLI - Pagare l’acquisto con monetine da uno e due centesimi fino a sommare un euro? Proprio no. I proprietari di nazionalità cinese di un esercizio commerciale non ci stanno e in pagamento sfocia in un’aggressione con relativa prognosi di otto giorni e una querela.
Sarebbe accaduto ad un cinquantatreenne, gallipolino d’adozione, che l’altro giorno era in cerca di fusibili per la sua autovettura, in uno dei magazzini cinesi esistenti in città. Trovato ciò che gli occorreva, si è presentato alla cassa e l’addetta, di nazionalità cinese, gli ha rilasciato lo scontrino fiscale dell’ammontare di un euro. L’uomo ha tirato fuori le monetine e ciò ha provocato le proteste della cassiera, che ha detto di non potere accettare il pagamento; ma il cliente ha replicato di non avere altra possibilità di pagare ed è uscito. È stato però raggiunto da due uomini e una donna, tutti di nazionalità cinese, che gli hanno chiesto di restituire i fusibili.
Al suo rifiuto, lo avrebbero aggredito con calci e pugni, gli avrebbero sottratto scontrino e merce e restituito le monete, per poi allontanarsi. L’uomo si è recato al pronto soccorso dell’ospedale «Sacro Cuore di Gesù», dove i sanitari gli hanno riscontrato una contusione con escoriazione del gomito destro nonché un taglio del labbro superiore che ha richiesto tre punti di sutura. Il malcapitato, che ha scelto come legale di fiducia l’avvocato Renato Magni, ha poi presentato denuncia-querela presso il locale commissariato di polizia per lesioni personali, con l’aggravante che sono state provocate da più persone.
Galeotte le monetine? Una norma prevede che da quest’anno non saranno più coniate quelle da uno e due centesimi e i pagamenti in contanti comporteranno un arrotondamento. In prospettiva, non circoleranno più le immagini del Castel del Monte e della Mole Antonelliana; ma magari neppure troppo facili nervosismi.
g.a.