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Strage a Bologna l’Italia è in lutto

 
Annabella De Robertis

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Annabella De Robertis

Strage a Bologna l’Italia è in lutto

La cronaca dell’attentato alla stazione

Mercoledì 03 Agosto 2022, 10:22

«Forse più di 80 morti e circa 185 feriti, molti dei quali in gravissime condizioni, un numero imprecisato di persone ancora sotto le macerie: è questo il tragico bilancio dell’esplosione che alle 10.25 di ieri mattina ha semidistrutto la stazione ferroviaria di Bologna, facendo saltare in aria il fabbricato che ospitava i locali del ristorante self service e le sale d’attesa di 1° e 2° classe». Così inizia il racconto di una delle giornate più tragiche della storia dell’Italia repubblicana su «La Gazzetta del Mezzogiorno» del 3 agosto 1980.

L’esplosione ha investito anche un treno straordinario in partenza per la Svizzera e ha devastato la piazza antistante la stazione. Da quanto si apprende dal quotidiano, non è ancora possibile stabilire le cause: i tecnici dell’azienda ferroviaria hanno stabilito che le caldaie erano spente e le tubazioni in ordine; i tecnici del gas hanno escluso la fuga di gas metano. Resta, dunque, in piedi solo un’ipotesi: si tratterebbe «di un attentato terroristico di ben definita matrice politica», anche se finora non esiste alcuna prova diretta. C’è chi mette in collegamento il fatto che il giorno prima sono stati rinviati a giudizio alcuni degli imputati della strage del treno Italicus, avvenuta il 4 agosto 1974. I Nuclei armati rivoluzionari, infatti, hanno rivendicato l’attentato.

Il presidente della Repubblica Sandro Pertini, uscendo dal reparto di rianimazione dell’Ospedale Maggiore di Bologna, dove ha visitato i feriti più gravi, è riuscito solo a sussurrare: «Non ho parole, non ci sono parole per esprimere quello che sento». Nel primo elenco delle vittime che circola in quelle ore compaiono anche i nomi di tre baresi e un foggiano.

«È quasi certamente un attentato. Un criminale attentato di fronte al quale impallidisce ogni precedente nella storia del nostro Paese» scrive Giuseppe Giacovazzo nel suo editoriale in prima pagina. E si chiede: «Chi sono gli italiani che hanno pensato e attuato questa nuova strage di fratelli innocenti?». Si accerterà che a causare il crollo dell’ala Ovest della stazione è stato un ordigno a tempo, contenuto in una valigia abbandonata. Alla fine, il bilancio definitivo della strage sarà di 85 morti e più di 200 feriti. Le indagini, a causa di gravissimi depistaggi messi in atto dalla loggia massonica P2 con la connivenza dei servizi segreti militari, procederanno con difficoltà. Soltanto nel 1995 Valerio Fioravanti e Francesca Mambro saranno condannati come appartenenti alla banda armata che ha organizzato e realizzato l’attentato di Bologna: a loro si aggiungeranno nel 2007 Luigi Ciavardini e nel 2020 Gilberto Cavallini.

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