MODENA - Tre pugliesi sono rimasti coinvolti in un incidente nel tratto modenese dell’autostrada A1 compreso tra i caselli di Modena Sud e Modena Nord in direzione Milano. Uno di loro, di 48 anni, è morto, gli altri due sono rimasti feriti.
I feriti sono un 54enne in gravi condizioni ed un 21enne portato a sua volta all’ospedale di Baggiovara, non in pericolo di vita. Nell’incidente, che si è verificato intorno alle 6, sono stati coinvolti un furgone, che si è ribaltato più volte, e un mezzo pesante.
L’autostrada è rimasta chiusa per due ore, verso le 8.30 la riapertura. Alle 10 si registravano ancora 8 chilometri di coda nel tratto in questione in direzione Milano, dove il traffico transita su 3 corsie. Nel tratto precedente, tra Valsamoggia e Modena Sud, 4 chilometri di coda per traffico congestionato in direzione Milano.
Agli utenti in viaggio provenienti da Bologna e diretti verso Milano, è stato consigliato di uscire a Valsamoggia e di rientrare a Modena Nord dopo aver percorso la viabilità ordinaria lungo la via Emilia. Sul posto, oltre al personale del 118, le pattuglie della polizia stradale ed il personale della direzione Terzo tronco di Bologna di Autostrade per l’Italia.
IL CORDOGLIO DELLA SINDACA DI MINERVINO MURGE
«Un padre di famiglia, un grande lavoratore e un’ottima persona. Ci siamo svegliati con questo dolore che ci ha lacerato il cuore». Lo dichiara Lalla Mancini, sindaca di Minervino Murge (Barletta-Andria-Trani) commentando l’incidente avvenuto questa mattina intorno alle sei e mezza sul tratto dell’autostrada A1 compreso tra i caselli Modena sud e Modena nord in direzione Milano. Nell’impatto tra un tir e un furgone è morto Roberto Di Biase, di Minervino: avrebbe compiuto 44 anni tra qualche giorno. Altre due persone sono rimaste ferite.
Si tratta di un uomo di 21 anni e di Carmine Tucci, 55enne di Minervino, che è adesso ricoverato nell’ospedale di Boggiovara (Modena): le sue condizioni sono gravi ma non sarebbe in pericolo di vita.
I tre erano a bordo del furgone che per cause in fase di accertamento, è finito contro il mezzo pesante per poi ribaltarsi più volte. «Conosco Roberto e la sua famiglia da sempre, faceva il capo cantiere delle ferrovie da almeno 25 anni, si occupava di manutenzione e viaggiava spesso per lavoro. È partito a mezzanotte, come sempre faceva. Poi l’incidente: non ci posso ancora credere», aggiunge la prima cittadina.
I familiari del 43enne sono partiti per Modena. «Non oso immaginare come possano stare adesso i suoi due figli, che sono adolescenti e sua moglie: erano molto uniti», continua Mancini ribadendo la «vicinanza dell’intera comunità alla famiglia».