Sabato 06 Settembre 2025 | 18:47

«Tornerò all’Arpal da direttore». Cassano dopo la decadenza: «Contro di me legge illegittima»

 
Massimiliano Scagliarini

Reporter:

Massimiliano Scagliarini

«Tornerò all’Arpal da direttore». Cassano dopo la decadenza: «Contro di me legge illegittima»

«Verrò nominato di nuovo. La bontà del mio lavoro è sotto gli occhi di tutti»

Sabato 05 Novembre 2022, 09:19

11:23

BARI - Massimo Cassano non è più direttore generale dell’Arpal. Giovedì pomeriggio è stata pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione la legge che lo ha rimosso dalla guida dell’agenzia pugliese per il lavoro, che da ieri mattina è affidata ad interim alla commissaria Silvia Pellegrini, capo del dipartimento Lavoro della Regione.

Nonostante l’entrata in vigore della legge, che incide direttamente sul rapporto di lavoro e non ha bisogno di alcun atto esecutivo, ieri mattina Cassano era regolarmente in Arpal dove ha continuato a incontrare dirigenti. Giovedì mattina, in un auditorium della Regione, ha incontrato sindacati e una rappresentanza di dipendenti dell’agenzia. Assenti sia il governatore Michele Emiliano, sia l’assessore al Lavoro, Sebastiano Leo, che l’ormai ex dg aveva invitato per parlare delle «perplessità sul futuro» dell’Arpal sollevate dalla Cisl.

L’incontro si è dunque trasformato nel commiato di Cassano, che ha fatto un lungo discorso per difendere quanto fatto in Arpal e lanciare messaggi. «La bontà del mio lavoro è sotto gli occhi di tutti...

CONTINUA A LEGGERE SULL'EDIZIONE CARTACEA O SULLA NOSTRA DIGITAL EDITION

Amati: «La decadenza di Cassano da dg Arpal è automatica»

«La resistenza in carica del direttore generale Arpal è ulteriore riprova della necessità della decadenza, che opera di diritto e per il solo fatto dell’entrata in vigore della legge. Non c'è bisogno di alcun provvedimento dichiarativo, presa d’atto o altri perditempo. Anzi, il direttore che restasse in carica e continuasse ad adottare atti e frequentare le sedi, commetterebbe un abuso esponendosi alla nullità degli atti adottati e al reato di usurpazione di funzioni pubbliche». Lo sostiene il presidente della I commissione consiliare della Regione Puglia, Fabiano Amati, in merito alla decadenza di Massimo Cassano dal ruolo di direttore generale dell’Arpal. Giovedì è stata pubblicata la legge che prevede il cambio di assetto societario dell’Agenzia per le politiche attive del lavoro e anche la decadenza del direttore generale. Attorno alla vicenda ne è nata una polemica sulla necessità che la Regione notifichi a Cassano una lettera di licenziamento. Secondo fonti regionali la decadenza è invece automatica. «Naturalmente - prosegue Amati - chiunque lo consentisse, a cominciare dalla direttrice del dipartimento subentrante, potrebbe ritenersi concorrente, nonché esposta all’ipotesi dell’interruzione di pubblico servizio. È sempre tutto difficile e attorcigliato quando si tratta del buon andamento della pubblica amministrazione, anche quando la legge si presenta senza alcun punto oscuro».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)