In Puglia e Basilicata
La curiosità
24 Maggio 2022
Marisa Ingrosso
MONOPOLI - All’inizio, un lustro fa, c’erano solo un minorenne con un’idea forte, Giuseppe Dipierro, di Noicattaro (Bari), e un trentenne che in quell’idea credeva, il monopolitano Stefano Aversa. Oggi la loro start-up è una società consolidata e, puntando sulla cyber-sicurezza, vogliono espandersi «all’Europa e al mondo intero».
«La nostra Uania srl, s’è strutturata, siamo una decina di persone - spiega Giuseppe - C’è chi si occupa della parte commerciale, di quella tecnica, di quella amministrativa e con la direzione mia e di Stefano. Uania è cresciuta e abbiamo sviluppato nuovi prodotti e soluzioni e anche servizi che vanno oltre l’aggregazione di banda». Sì perché - come ricorderanno i nostri lettori più affezionati, giacché La Gazzetta del Mezzogiorno segue l’evoluzione di questa avventura imprenditoriale sin dagli albori - la succitata «idea forte» era un dispositivo, ideato da Dipierro, che «aggregava e univa più linee Wan in un una sola (Wan-In-One, da cui il nome) per aumentare la velocità di connessione anche in quei piccoli centri periferici, dove la disponibilità di linee a banda larga è ancora limitata, le cosiddette zone grigie/bianche». «Quel prodotto, denominato UaniaBox - continua il giovanissimo inventore - si è strutturato dando buoni risultati. E oggi abbiamo UaniaShield che ha riscosso successo perché è il servizio che permette alle aziende di navigare in maniera veloce e sicura»...
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