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Avanti tutta Gazzetta!

 
Oscar Iarussi

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Oscar Iarussi

Avanti tutta Gazzetta!

Oggi è un anno dacché «La Gazzetta del Mezzogiorno» è tornata in edicola e sul web, con il titolo a tutta pagina «Sempre nuova è l’alba», un magnifico verso del poeta lucano Rocco Scotellaro

Domenica 19 Febbraio 2023, 11:38

21:24

Oggi è un anno dacché «La Gazzetta del Mezzogiorno» è tornata in edicola e sul web, con il titolo a tutta pagina «Sempre nuova è l’alba», un magnifico verso del poeta lucano Rocco Scotellaro. Nel cuore e nella testa, l’aspirazione a nutrire ogni giorno una comunità di Lettori consapevole e non remissiva rispetto alle sfide del presente. È il caso del disegno di legge sulla autonomia differenziata, che pensiamo possa risolversi in un grave danno soprattutto per il Sud e simboleggia una ferita all’idea stessa di Nazione, a dispetto delle opportunità di colmare i divari territoriali, generazionali e di genere grazie ai fondi europei del PNRR e del «Next Generation EU». Così, invece di far tesoro della tragica lezione della pandemia e di superarla con un anelito che affronti di petto la crescente marginalità dell’Europa rispetto all’Asia e all’America (e presto all’Africa), paradossalmente siamo qui ad occuparci della difesa – necessaria – dell’unità d’Italia.

La «Gazzetta» si impegna a offrire notizie di qualità e analisi originali, non senza l’apporto delle firme di prestigiosi collaboratori. Le conseguenze della guerra in Ucraina scatenata da Putin e gli altri conflitti spesso dimenticati, le nuove povertà e la disoccupazione, lo spopolamento dei borghi arroccati sull’Appennino ma ormai anche delle città, la malasanità e la corruzione, il deficit delle infrastrutture, dei collegamenti ferroviari, dell’istruzione, la crisi dell’ex Ilva… Sono solo alcuni degli approfondimenti, delle inchieste, dei reportage che hanno scandito l’anno alle nostre spalle, insieme alla cronaca corrente che soprattutto nel Foggiano è stata più che nera. Ma proviamo parimenti a scandagliare e a raccontare i segnali del Sud che progredisce nel turismo, nel traffico dei porti e degli aeroporti, nell’università e nella ricerca, in filiere produttive integrate e in comparti innovativi dalla meccatronica all’automotive, dalla logistica e trasporti all’agroalimentare, dall’energia al farmaceutico, mentre si prepara a cogliere le opportunità delle Zes. Un Sud vivido nelle arti, nella letteratura e nell’immaginario collettivo, una sorta di «fantasia differenziata» che decreta il successo di fiction televisive quali The Bad Guy e Le indagini di Lolita Lobosco, La vita bugiarda degli adulti e Mare fuori.

Il Mezzogiorno non è affatto parassitario né buono al massimo per farci le vacanze, tanto meno è popolato di perdigiorno o malavitosi, come non pochi si attardano a descriverlo. Basta, no? Certo, dobbiamo crescere, produrre meglio, sostenere le imprese, creare lavoro, avere servizi efficienti per curarci, viaggiare, studiare, e tentare di frenare la grande fuga dei giovani talenti. Va invertito il malinconico declino delle aree interne, magari iniziando col dotarle della banda larga, e sarebbe ora di elaborare finalmente una visione o una missione, sì, qualcosa che somigli a un destino per la Puglia e il Sud tutto, i cui passi in avanti esigono un obiettivo più largo, scelte nette, sogni concreti. «Come è difficile trovare l’alba dentro l’imbrunire», cantava il grande Franco Battiato: bene, è necessario non solo cercarla, bensì concepirla quell’alba nuova.

«Il pubblico giovane preferisce guardare piuttosto che leggere», scrive Jill Abramson, editorialista del «Guardian», in un saggio essenziale sull’informa- zione d’oggi (Mercanti di verità, Sellerio 2021). Vero. E non v’è nostalgia o moralismo che tenga rispetto a una impetuosa trasformazione che è al tempo stesso economica e antropologica. Nondimeno, i giornali contano, eccome. Adesso più che mai, nel mare magno della comunicazione, costituiscono voci originali e affidabili per una cittadinanza che o è attiva o non è, come dimostra il preoccupante astensionismo record dell’ultima tornata elettorale in Lombardia e in Lazio. La «Gazzetta» in edicola e il sito da oggi on line in una veste rinnovata sono al servizio delle idee, delle passioni, delle istanze sociali ed economiche delle nostre regioni e non solo, con lo sguardo italiano, europeo e mediterraneo che rivendichiamo con fierezza.

Di questo primo anno trascorso dal 19 febbraio 2022 i giornalisti, i poligrafici e, crediamo, anche i Lettori restano grati agli imprenditori pugliesi Antonio Albanese, Aurelia Maria Miccolis e Vito Miccolis, editori della testata con la Edime Srl, che dopo le vicende fallimentari e sette mesi di silenzio hanno raccolto e sottratto all’oblio una storia giunta ai 135 anni di vita. Una tradizione preziosa certificata dal vincolo statale di interesse storico per l’archivio Gazzetta, che in queste settimane viene consultato, fra gli altri, dalle migliaia di studenti partecipi di «Carta canta. Ecologia + Economia a Scuola», una delle nostre iniziative in atto.

Con la tenace spinta a migliorare, senza retorica e semplicemente… Avanti tutta, Gazzetta!

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