La «passione» del Bari nel frangente cruciale. C’è qualcosa di mistico nel Giovedì Santo biancorosso: il giorno che potrebbe decretare il ritorno tra i professionisti e cominciare a lenire quella profonda ferita causata da sette anni di sciagure (dalla retrocessione in B al disimpegno dei Matarrese, dall’onta del calcioscommesse alle penalità in serie per gli inadempimenti finanziari fino ai due fallimenti consumatisi prima nel 2014, poi nel 2018). Le sorti della promozione sono esclusivamente in mano alla truppa di Giovanni Cornacchini: un successo a Troina (quasi l’icona della discesa negli inferi della D, essendo una delle realtà calcistiche più piccole e meno note del girone I) significherebbe il salto in serie C, senza considerare alcun avversario. In caso di pareggio o sconfitta, invece, la pratica promozione passerebbe dall’esito di Palmese-Turris, con i corallini costretti a vincere per rimandare la festa barese. Nella serata di ieri, peraltro, il Troina ha perso tre punti: è stato accolto, infatti, il reclamo del Rotonda (prossimo avversario del Bari) poiché nel confronto tra le due compagini, i siciliani non hanno rispettato la regola dei quattro under non schierando per gli interi 90’ almeno un classe 2000. I rossoblu, quindi, scendono a quota 44 punti ed escono dalla zona playoff, distante, però, una sola lunghezza.
Un successo a Troina significa

Le sorti del campionato sono solo nelle mani della squadra
Giovedì 18 Aprile 2019, 11:29