BARI - L’economia blu richiede la valorizzazione di nuove figure professionali e degli antichi mestieri. E’ quanto emerso nella terza giornata di confronto internazionale sulla blue economy, ospitata nel padiglione istituzionale della Regione Puglia nella Fiera del Levante di Bari. A fare il punto della situazione sono intervenuti, tra gli altri, l’assessore regionale alla Formazione, Sebastiano Leo, ed il rettore dell’Università 'Aldo Moro', Antonio Felice Uricchio.
«In questi anni abbiamo investito in percorsi formativi che dessero forza alle professionalità e ai mestieri legati al mare ed oggi - ha spiegato Leo - ribadiamo il nostro impegno a rafforzare i sistemi dell’istruzione e della formazione per valorizzare l’economia della bellezza, per uno sviluppo economico e sociale sostenibile». «L'Università di Bari - ha aggiunto Uricchio - è coinvolta in pieno in questo processo con sei percorsi di laurea attinenti al tema, ma anche con la passione per il mare». «Nell’ambito dell’economia blu le competenze coinvolte sono molteplici, dai temi doganali, alla biodiversità, dalle coste, sino agli aspetti di carattere informatico, perché - ha sottolineato il rettore - le professioni legate al mare sono sempre più specialistiche e richiedono sinergia tra i diversi attori coinvolti».
Domani l’ultima giornata dell’iniziativa, organizzata dalla Regione Puglia, prevede una sessione dedicata al tema delle Zone economiche speciali a cura dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale e dell’Autorità di sistema portuale del mar Tirreno centrale.
«Blu economy», in Puglia

Terza giornata di confronto internazionale sul tema, ospitata nel padiglione istituzionale della Regione Puglia nella Fiera del Levante di Bari
Venerdì 23 Marzo 2018, 20:45
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